Giulia Leonardi veste la maglia della Unendo Yamamay Busto Arsizio da quattro stagioni. E’ nata a Cesena il 1° dicembre 1987 e il suo soprannome è Farfalla Tigre. E’ il libero della squadra nonché il vero pilastro difensivo biancorosso e il suo inizio di campionato è stato strepitoso.
Giulia ormai è il quarto anno che sei a Busto: mi dici le tue prime sensazioni sulla stagione appena iniziata?
“La squadra è costruita benissimo e questa estate ero molto contenta quando ho letto la formazione. Il gruppo è bello e abbiamo un opposto come piace a me, ossia qualsiasi palla le alzi lei l’attacca. E poi abbiamo di nuovo Helena con noi”.
Quale è il punto di forza di questo nuovo gruppo?
“È una squadra che difende, con Helena che “raccatta” tanto rispetto allo scorso anno. Lavorando molto insieme, muro e difesa possono diventare il nostro punto di forza”.
Metteresti la prova TV anche nel campionato di A1?
“Sì sì, tutta la vita, anche se qui al Pala molte volte è un bene non averlo -. Giulia ride di gusto pensando al tifo assordante del palazzetto che spesso “confonde” la componente arbitrale -. Sarebbe comunque una cosa molto positiva”.
Se un centrale, un opposto o una banda scarica un po’ di rabbia agonistica “picchiando duro” la palla, come la scarica un libero?
“Urlando e basta ed in effetti è bruttissimo perché quando difendi devi sperare che la palla venga buttata giù dalle tue compagne per caricarti. Nel mio caso, però, salto tanto con le ginocchia che mi arrivano al petto”.
Come vanno gli studi di giurisprudenza?
“Passiamo alla prossima domanda che è meglio, questa domanda la passo a mia mamma – altra risata -. Da quando c’è la Champions League, in particolare, vanno piuttosto male”.
Qual è il tuo coro Adf preferito? Cantacelo per favore.
“Il più grande spettacolo dopo il Big Bang sulle note di Jovanotti”. – Giulia si cimenta in un’esibizione canora niente male -.
Giocheresti in campionato con tua sorella come fai d’estate a beach volley?
“Sì sì, assolutamente, mi piacerebbe tantissimo”.
Sono più le cose a cui da ragazzina hai dovuto rinunciare per giocare a pallavolo o le cose che grazie alla pallavolo hai guadagnato?
“Sicuramente quelle che ho guadagnato. Ho rinunciato a tanto, specialmente alla mia famiglia che è la cosa a cui tengo di più, alle lasagne della domenica, alla mia Cesena, al mio mare, ma mia mamma è spesso con me e questo fa la differenza”.
Se non giocassi nella Yama in che squadra ti piacerebbe giocare?
“In Italia nessuna”.
Se il tifo del Pala non fosse così presente pensi che avresti già cambiato squadra?
“Non lo so. I due punti forti della Yama sono la società ed il tifo che formano un connubio perfetto, difficile rinunciarci”.
Anche voi giocatrici negli spogliatoi fate discorsi alla “Sex and the City”?
“Sì sì, siamo tremende, quasi più degli uomini”.
Come hai trovato Helena dopo 2 anni?
-Ingrassata
-Sempre bionda
-Con la vista un pochino in affanno…quasi ceca? (risata)
“Sempre uguale: altissima, magrissima, non è cambiata in nulla; non le è venuta nemmeno una rughina”.
Sei sempre disponibile con i tuoi tifosi: è vero che, vedendo sempre le stesse facce anche quest’anno, hai pensato: “Chi me lo ha fatto fare di tornare dalla Thailandia”?
“(risata) L’ho pensato ma, non per voi; però mi siete mancati perché l’estate è stata lunga (love you ndr)”.
Giulia, considerando che hai iniziato la carriera a Cesena (dove sei nata) e l’hai proseguita tra Forlì, di nuovo Cesena e poi Urbino, possiamo considerare Busto come un incidente di percorso?
“No, qui a Busto sia sta bene comunque, il clima è un po’ diverso, mi manca il mare che è davvero una cosa che mi segna tantissimo. Anche quando giocavamo ad Urbino andavamo sempre a Pesaro dove c’è il mare… (sguardo nostalgico)”.
Giulia, se nella botte piccola c’è il vino buono … vuol dire che la Diouf sa di tappo?
“( risata) ma che C***… ma ti devo pure rispondere? Non l’ho so, non l’ho mai assaggiata”.
E’ vero che ti danno fastidio le barzellette sui nani?
“No, non è vero. Ormai, guarda, ci rido su anche io. A parte che fuori da questo mondo io sono una persona normale e continuo a sostenerlo. Il problema è quando abbraccio la Diouf, visto che le arrivo al seno”.
E’ vero che i tuoi tifosi, i Tigers, ti costringono a bere per farti diventare ‘alticcia’?
“(risata) Sì sì, esatto, sono loro che mi costringono anche se io non voglio. Se non lo faccio non mi fanno passare la serata”.
Devi scegliere tra un paio di Louboutin e l’ultimo modello delle Asics…quale lasci in negozio?
“Le Louboutin”.
Da donna a cosa non rinunceresti mai? Ad un filo di mascara o una goccia di profumo?
“Al profumo”.
Stai per sbarcare su un’isola deserta, l’aereo è in avaria e sono rimasti solo due paracadute. Con chi ti butti? Col tuo fidanzato o col tuo gatto?
“Tutta la vita con il mio gatto, i gatti sono la mia vita”.
Dato che lo scorso anno, a fine allenamento, provavi ad allenarti a muro, quali risultati tra i seguenti hai ottenuto:
-Parisi voleva farmi giocare al posto di Pisani
-Era meglio che mi dedicavo alla cazzuola e al cemento
-MMMM devo allenarmi ancora un po’
“Voleva farmi giocare al posto di Pisani, ma scherzi!!! Quest’estate ho fatto sfracelli a muro a Beach volley. Parisi mi ha allenato bene e tengo a precisare che la rete sulla spiaggia è alla stessa altezza di quella del campionato di A1″.
Sei sotto la doccia dopo la partita assieme alle tue compagne. Pensi a quanto sono lunghe le gambe della Diouf, a quanto è sodo il seno della Marcon o a fare la doccia con Brad Pitt?
“A fare la doccia con Brad Pitt, ovviamente!”.
Manuel Prearo e Michela Guarino (Adf)
(foto di Salvatore Medau)