“Vitam tibi dono”, “Ti donerò la vita”: potrebbe essere latina l’origine del nome Vittuone, riferendosi alle terme che si trovavano nella zona. Secondo altri storici invece la cittadina milanese Vicus Todonius, ossia villaggio di Todone, si chiama così per ricordare un importante personaggio della zona vissuto nel periodo longobardo. Vittuone si trova a 20 km da Milano e le sorgenti d’acqua che in passato hanno favorito lo sviluppo di una economia agricola oggi costituiscono una particolare attrazione per il turismo. Il villaggio esisteva già in epoca romana, probabilmente di origine gallico-celtiche. Nel Medioevo il nucleo della città era molto compatto costituito da poche corti che si trovavano attorno alle ville principali. È nel ‘700 che si realizzano edifici e strutture utili per l’agricoltura. Lo stemma municipale adottato nel 1919 vede i simboli di antiche famiglie nobili proprietarie di vaste terre. Le bande rosse in campo oro ricordano lo stemma dei Venini, il castello sormontato da una colomba gli Annoni, il cavallo e la ruota le famiglie Destriero e Resta.
La prima squadra di calcio di Vittuone nasce subito dopo la guerra, quando un gruppo di amici si organizzano nel Circolo Sportivo Vittuone e iscrivono una squadra alla Seconda Divisione FIGC. Nobile lo scopo dell’iniziativa: migliorare la relazione fra i giovani e lo sport del calcio, dal punto di vista fisico e morale. Nel 1997-98 parte il “progetto giovani” che porta la squadra Juniores ’81 a partecipare per la prima volta al campionato nazionale. Nel 2010 il Vittuone debutta nel campionato in Eccellenza. La cucina è quella tipicamente lombarda. Da queste parti si può assaporare dell’ottimo brasato, carne cotta lentamente nel vino (per la sua bassa acidità si utilizza spesso il Barolo), insaporita con spezie e salsa, accompagnata a polenta.
Simona Romaniello