Pina: ciao Gina
Gina: ciao Pina, cos’è quella faccia?
Pina: sono un po’ triste per il Sannino.
Gina: ma chi? Il nostro Beppe? Cusa ghè sucess?
Pina: c’è qualche matòc che ha già dimenticato cos’ha saputo fare e al primo intoppo comincia a ciacolare…
Gina: mi meraviglio di te Pina. La vita avrebbe dovuto insegnarti che di gente che naviga ce n’è poca. Al contrario, abbonda chi sta a terra e indica.
Pina: ma certo che lo so. Quando però lo vedi da vicino fai fatica a sopportarlo. Non penso di togliere meriti alla famiglia Sogliano se penso che il Varese è rinato anche grazie a tanti donatori di mano d’opera, tempo e denaro. E poi Belluzzo, Mangia, Carmignani e infine Sannino. Lo stesso Sannino che hanno preso a calci al tempo dei Turri, santificato negli ultimi due anni, scalciato nelle ultime settimane.
Gina: mi sembri un pò catastrofica. 6000 persone allo stadio non si vedevano dal Varese di Fascetti. Il bar “Goalasso” è pieno ad ogni partita in trasferta trasmessa in TV. Se c’è una cosa che non manca a Sannino e c. è l’affetto.
Pina: non ho studiato abbastanza per spiegare ciò che penso. Ti lancio un sasso: secondo me, comunque vada, è l’ultimo anno di Sannino a Varese.
Gina: oh signur mi diventi il mago Otelma! Non mi daresti qualche numero per il super enalotto?
Pina: scherza, scherza. Va bè. Voltiamo pagina. Hanno intitolato all’Alfredo Speroni il campetto in sintetico.
Gina: una bella cosa. M’è bastato vedere il viso del suo collega nel Varese, il mitico Antonio Rossaro, per capire cosa l’Alfredo ha lasciato
Pina: vuoi un altro sasso?
Gina: oh la miseria! Ma cos’hai i calcoli al fegato?
Pina: qualche scienziato bosino pensa che l’importanza dell’Alfredo al Varese sia stato sopravvalutato solo perché è morto. Ne parliamo a fine stagione…
Gina: mamma mia! Pina quando fai così mi sembri una medium che va in trans! Pina: lascia stare i trans! Ti ripeto, ne parliamo a fine stagione.
Gina: ok, me lo segno. Quote rosa?
Pina: in tribuna sono le più sfegatate! Entusiasmo da vendere e abiti biancorossi griffati. La capogruppo Ivonne di cognome fa Rosa. Più di così!
Gina: onore alle nostre tifose ma veramente parlavo di atlete…
Pina: lo sport femminile a Varese è messo male. Ho fatto delle levatacce per vedere la Cantele in Australia e ho rimediato solo un po’ di giorni di rimbambimento. Il sogno pallanuoto si è dissolto. Per non addormentarsi o prendere qualche malattia nelle palestre comunali per vedere la pallavolo bisogna andare a Busto. Non ci resta che salire tutte in barca con le ragazze del canottaggio. A proposito, complimenti alla Canottieri Varese che organizzerà i prossimi campionati europei e auguri alla canottieri Gavirate che compie 50 anni.
Gina: per tornare ai maschietti. I nostri auguri alla Robur hanno portato bene
Pina: il buon Garbosi e la sua truppa hanno iniziato bene. Anche se ha i capelli grigi la ciliegina Paolo Conti in serie B diventa un’anguria! Il resto lo fa la regia di Alberto Zambelli e la serenità dell’ambiente.
Gina: e domenica parte anche “la carica dei 31” della Cimberio
Pina: guarda che i giocatori della rosa sono molti di meno e gli abbonati molto di più
Gina: stordita! Sto parlando dei consorziati!
Pina: non ti sto dietro. Speriamo di passare la stagione parlando di giocatori e partite e non di contratture e fascite
Gina: tocchiamoci!
Pina: cosa?
Gina: ferro e legno. E cosa altrimenti?
Pina: lo chiedo stasera al Beppe…
Gina: ma fa la brava. I nostri ormoni sono in letargo da un pezzo.
Pina: parla per te!
Gina: pace Pina?
Pina: pace Gina.
Gina: basin Pina.
Pina: basin Gina.