BOLLETTINO GRANATA – Al neo tecnico granata mancheranno alcuni tasselli del suo scacchiere. Out per infortunio Parisi, Pagano e Oduamadi, mentre Surraco è alle prese con la varicella e Glik è con la sua nazionale. Ma tante le punte di diamante del Torino. A partire da Ogbonna, difensore centrale, il cui trasferimento versi altri lidi (in A o all'estero) era sulla bocca di tutti, ma poi non se n'è fatto nulla e le chiacchiere sono rimaste tali. E poi c'è Manuel Iori, perno del centrocampo, gaviratese doc che dopo qualche anno in serie A si è accasato in una piazza di primissimo livello di B, quale è Torino. Senza dimenticare Guberti, reduce dalla brutta stagione con la Samp, ma è un giocatore di qualità e di livello assoluto. E il “nostro” Giulio Ebagua, ariete dell'attacco, che quest'estate ha coronato il sogno che aveva sin da ragazzino: quello di vestire la gloriosa maglia del Toro. Indubbiamente le motivazioni non gli mancheranno e per lui quella contro il Varese, la squadra che gli ha concesso di affermarsi e dimostrare tutte le sue importanti qualità, sarà una partita speciale. Giulio si gioca il posto accanto a Rolando Bianchi con Antenucci, con Guberti e Verdi. Indipendentemente dai titolari di domenica sera, quello del Toro, è un attacco stellare.
CASA BIANCOROSSA – E il Varese? Di sicuro, come ha già detto Benny Carbone, “Per una partita così non servono troppe parole, le motivazioni arrivano da sole“, e quindi c'è fiducia, soprattutto dopo le due prestazioni di Bari e quella in casa col Crotone. Certo, occorre segnare, ma anche, e soprattutto, confermare la fase difensiva apparsa solida ed efficace. Per convincersi ancora di più dei propri mezzi è chiaro che servirebbe una vittoria, che ancora manca al Varese di Carbone. E quale occasione migliore se non quella dell'Olimpico? In fondo, tutto, da lì, è già partito una volta. E non è detto che se tutto è cambiato, possa cambiare anche il risultato finale. Chi ha occhi per leggere, legga. Chissà che non sia tutto già scritto anche questa volta.