Operazione sorpasso riuscita solo al Siena, nuova capolista del campionato a scapito dell'Atalanta,
superata sul proprio terreno da un coriaceo Empoli. Negli equilibri dell'alta classifica solo i bianconeri
di Conte riescono ad allungare, ma il discorso promozione-diretta riguarda solo loro e i bergamaschi
di Colantuono. Il Varese a Sassuolo non riesce a superare il Novara (frenato in casa dal
Piacenza) e ancora una volta getta al vento punti nelle fasi di recupero. Dos Santos gioia e dolore
per i biancorossi. Il buon Clayton prima sblocca il risultato di testa, poi infila la propria porta (sempre
di testa) a una trentina di secondi dal termine della partita. Certo un punto in trasferta fa sempre
comodo, ma la possibilità di diventare terzi in classifica era lì a portata di mano. Il problema è sempre il solito, Pisano e compagni
non riescono a mettere in cassaforte il risultato
acquisito e alla fine vengono spesso raggiunti.
“Va bene così, accetto il verdetto del campo
perché è tutto scritto, nel bene e nel male – ha
commentato Sannino dopo il beffardo pareggio
modenese – spero che i miei giocatori tornino
ad essere incazzati, imparando a soffrire fino
all'ultimo secondo e dimostrando quella maturità
che manca per colpo dell'inesperienza. Mi
auguro che il nostro campionato finisca nel
migliore dei modi, soprattutto per i ragazzi
che fino a pochi mesi fa erano degli sconosciuti.
Se il campionato dovesse finire come speriamo,
potrebbe cambiare la vita di molti di noi. Il
treno passa una volta sola e noi dobbiamo
salirci sopra”.
Una vera squadra, essenziale, che fa tre cose in
modo perfetto dimostrando ferocia, logica e
furore agonistico: questo è il Varese visto da
Gregucci. Non si tratta di semplici complimenti,
ma di considerazioni dell'allenatore del
Sassuolo che spiegano come i biancorossi vengano
considerati dagli avversari. Dopo diverse
settimane di emergenza, Sannino a Modena ha
potuto finalmente proporre la formazione-tipo,
anche se Zecchin e Neto non erano in perfette
condizioni fisiche. Il Varese ha dimostrato di
saper soffrire (soprattutto all'inizio del secondo
tempo) e di essere in grado di rispondere ad
ogni attacco avversario. La fase di studio dura
metà incontro (dove si registrano due incursioni,
una per parte) e nella ripresa saltano molti
schemi. Il Varese passa sul primo e unico calcio
d'angolo che si procura, grazie ad un perfetto
inserimento di Dos Santos che in torsione
aerea infila di testa l'angolo più lontano. Il
Sassuolo si spinge in avanti ma non riesce a filtrare
a centrocampo ed Ebagua in pressing su
Rossini ruba palla e di potenza colpisce l'esterno
della rete fallendo il raddoppio. A 30 secondi
dal termine dei 3 minuti di recupero parte un
cross di Polenghi, Dos Santos intercetta la
traiettoria di testa e infila Zappino.
Alfio Senna