Australia contro Scozia a Giubiano. L'amichevole
tra le due nazionali under 20 è un evento decisamente
accattivante e venerdì 3 giugno è una data da
segnare sul calendario. Alle ore 17 le due formidabili
squadre si affronteranno al “Levi” in un match
amichevole utile quale preparazione in vista del
mondiale juniores che si svolgerà in Veneto dal 10
al 26 giugno. Colpo grosso del presidente Malerba
e dei buoni rapporti con Warwick Forbes dell'Australian
Institute of Sport di Gavirate che già lo
scorso anno si affidò al campo di Varese per la preparazione
della nazionale australiana a sette. Oggi
però c'è una partita internazionale
alle porte,
terzo evento del genere
per Varese dopo Italia-
Inghilterra Under 16
del 1986 e Italia-Irlanda
Under 18 del 2005,
ma la peculiarità è che
questa volta non è il
“Franco Ossola” la
struttura ad ospitare il
match ma la vera casa
del Rugby Varese. I
young wallabies sono
vice campioni del mondo
in carica e partono
da qui per dare l'assalto
alla Nuova Zelanda che
un anno fa vinse nella
finale in Argentina.
Con il dente avvelenato
ecco gli australiani
affilare le armi contro
una Scozia che male
non è ma rischia di
soccombere sotto i colpi del più quotato avversario
dai nomi altisonanti come Colby Faingaa, capitano
e fratello dei gemelli Saia e Anthony che andranno
al mondiale in Nuova Zelanda con la nazionale
maggiore. A margine di tutto ciò si sviluppa la Festa
del Rugby, anche qui un evento in piena regola
che mette in mostra l'altro lato della pallaovale,
quello più riconducibile al classico terzo tempo.
Birra, stand gastronomico, torneo di rugby a sette e
musica dal vivo, un modo di stare insieme e vivere
l'atmosfera di un ambiente che per due giorni ha
deciso di fare festa, di tirare tardi anche sulle note,
attese, del nuovo show
dei Sicks oltre alla musica
mixata da Cello
dj. Poco importa la retrocessione
in serie C
già andata in soffitta,
la festa è alle porte e
tale sia, attesa un anno
da tutti coloro che, chi
più chi meno, hanno
assaporato il campo da
giocatore. Anche una
sola volta, perché tutti
in queste occasioni si
considerano rugbisti e
davanti all'immancabile
boccale di birra ricordano
i tempi trascorsi.
E gli aneddoti,
le storie e le leggende
tornano a rifiorire. Basta
indossare una felpa
101% per essere del
gruppo. 

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