Benny Carbone non è più l'allenatore del Varese. La notizia, che già circolava nell'aria ieri sera, è arrivata in forma ufficiale nel primo pomeriggio, tramite una nota della società di via Sempione. 
L'ex tecnico biancorosso ha comunque rilasciato qualche breve dichiarazione, prima di tornare a casa a sbollire nervoso e delusione.

“Posso dire di aver raggiunto il mio obiettivo, il Varese l'ho salvato. Questo mi era stato chiesto e finché ho potuto fare il mio lavoro l'ho fatto. E' come un sogno che è iniziato ed è subito finito. Di questa esperienza mi rimarranno solo ricordi positivi. I miei tifosi della curva sono uno spettacolo, e non è retorica”. Dunque un ringraziamento ai tifosi, che gli hanno dimostrato sempre il loro affetto. 
L'avventura di Benny Carbone è durata la miseria di sette partite, in cui ha raccolto sei punti, ma segnando solo due gol. Nonostante questo non si è mai sottratto ne alle critiche ne a mettere la faccia in situazioni poco piacevoli. “Anche ieri sera sono stato l'ultimo ad uscire dal campo, perché è giusto così, devo sempre tutelare i miei ragazzi. Quando hanno vinto ero seduto in panchina, perché erano loro che dovevano prendersi l'applauso”. 
E, per concludere, una piccola frecciatina, rivolta, forse, a chi ha deciso di allontanarlo dalla panchina del Varese: “L'ultima cosa che voglio dire è che io posso guardarmi allo specchio tutte le mattine, ho svolto il mio lavoro con serietà e dando sempre tutto me stesso”.

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