CECCO: beh, caro Beppe, devo dirti che in fondo hai sempre ragione.
BEPPE: altrimenti non ti piacerebbe chiacchierare con me, ti pare?
CECCO: la scorsa settimana “piangevo” per le sconfitte di Varese e Cimberio, adesso sono qui contento come una Pasqua: basta saper aspettare.
BEPPE: oh, lo vedi che non chiacchiero invano? Un po' di sana filosofia pratica non guasta mai. Ad averne tempo e voglia, sarebbe interessante anche leggere Platone e Socrate ma a volte basta molto meno e cercare di fare mente locale. Tieni a mente queste due parole: mente locale. Se riesci a focalizzare quello che può essere un problema, hai già mezza soluzione. Mi chiederai: ma che c'entra questo discorso? C'entra, c'entra: la scorsa settimana “piangevi” per le due sconfitte e io ti ho detto che non era il caso. Sarebbe bastato appunto fare “mente locale” e ti saresti reso conto che non era il caso di dolersi troppo. E infatti a qualche giorno di distanza te la ridi.
CECCO: però, se tanto mi dà tanto, a questo punto non dovrei neppure gioir troppo.
BEPPE: beh, adesso non complicare inutilmente le cose e non fare il filosofo più di quelli che hanno studiato filosofia. Giocare in difesa va bene quando rischi di prenderle (o, nel tuo caso, di “piangere”), altrimenti goditela. Capito?
CECCO: direi che questo è sano realismo… Veniamo al dunque: io comincerei dal Varese, che ha giocato per primo e giocherà per primo (anche perché la Cimberio questa settimana riposa).
BEPPE: eh sì, contro la Nocerina il Varese ha rischiato grosso. E perdere lì, contro quella squadra, sarebbe stato gravissimo. 
CECCO: che mi dici del povero Bressan?
BEPPE: tu sai che io tendo sempre non tanto a giustificare ma a capire checosa sta dietro un fatto, dietro un'azione. Sia chiaro, Bressan ha sbagliato, ma solo perché ha cercato di giocare al volo una palla che sarebbe stato possibile e anche più logico e più facile stoppare e rigiocare. Poi è chiaro che è stato beffato da un ciuffo d'erba, da una zolla, da una irregolarità del terreno. Deconcentrazione? Lo escludo, non perché non sia possibile, ma un portiere secondo me incappa meno facilmente di un altro giocatore in questo “peccato”. Il problema dei portieri, lo abbiamo sempre detto, è che quando sbagli non trovi nessuno che ti dia una mano, che ti aiuti a rimediare. Comunque non cambia nulla, Bressan era e resta forte, peccato che non possa chiedere i diritti sul video di quel gol che avrà fatto e farà ancora chissà quante volte il giro del mondo. Sai quanti programmi come “Paperissima” ci sono in giro sul pianeta?
CECCO: una bella seccatura.
BEPPE: ma no, penso che sarebbe stata davvero una seccatura se il suo errore fosse costato la sconfitta. Le cose non sono andate così, tutto è bene ciò che finisce bene.
CECCO: si parla di mercato: chi vuole l'attaccante, chi vuole il centrocampista, chi il difensore.
BEPPE: è un po' la prova che in fondo a questa squadra non manca niente. Ecco, con tutto il rispetto per Grillo, che sinora ha giocato solo qualche buona partita ma che ha sempre qualche problema alle caviglie, magari vedrei un rinforzo in quella zona lì del campo. Ma se prendi un centrocampista devi far fuori Corti o Kurtic; se prendi un attaccante, devi prenderne uno che gioca davvero, uno importante. E allora va bene che Neto è più fuori che dentro, ma Martinetti lo vogliamo fare fuori? De Luca lo mettiamo stabilmente in panchina? Cellini, piaccia o no, è il capocannoniere di questa squadra.
CECCO: tutto come prima, nessun movimento, allora?
BEPPE: si sta in campana, si vede se ci sono occasioni davvero irrinunciabili, per le quali vale davvero la pena. E a gennaio valuti la situazione. A volte i rinforzi di gennaio sono davvero tali, altre volte minano gli equilibri, fanno più male che bene.
CECCO: a Varese, negli anni scorsi, hanno reso tanto: ti faccio due soli nomi: Danucci e Neto Pereira.
BEPPE: bravo chi li ha presi, bravo chi ha capito che avrebbero fatto il bene della squadra.
CECCO: a proposito di rinforzi, anche sul fronte della Cimberio se ne sta parlando, non tanto per chi arriva ma mettendo in discussione i presenti. Di Hurtt abbiamo già parlato la scorsa settimana, c'è anche Talts.
BEPPE: Talts vale più di quanto stia dimostrando in questo momento ma lo sanno bene anche Vescovi e Recalcati. Si tratta di capire che cosa non sta funzionando e, soprattutto, perché non sta funzionando. E poi è sempre una questione di costi: io non so quanto percepisca il signor Janar Talts, ma se la Cimberio avesse voluto un giocatore più forte avrebbe speso di più e se lo sarebbe preso. 
CECCO: il ragionamento non fa una grinza. A proposito di rinforzi, bisogna parlare anche di “rindeboli”: riapre la NBA e Milano, ad esempio, perde Gallinari.
BEPPE: Milano ha una buona squadra, anche se uno come Gallinari, per ovvi motivi, non puoi nemmeno pensare di poterlo sostituire. Però faccio presente che Scariolo è stato molto bravo e ha fatto in modo che la sua squadra non fosse “dipendente” da Gallinari che, cito le statistiche della Lega Basket, ha giocato una media di 22 minuti a gara con un massimo di 26. Detto ciò, ribadisco che Gallinari è e sarà insostituibile per Milano.
CECCO: è un bel campionato, mi pare, molto equilibrato.
BEPPE: sono d'accordo. E sarei quasi tentato di dirti che si gioca un basket un po' migliore che in passato. Però aspetto, finora ha visto poche partite e un giudizio del genere, così impegnativo, richiede un numero più elevato di test.
CECCO: e la Cimberio?
BEPPE: la Cimberio fa il suo verso… Io mi chiedo come sia possibile che ci siano tanti infortuni, però può capitare. Ma anche gli anni scorsi era la stessa cosa.
CECCO: vedo che ogni tanto sui giornali impazza la polemica sul pivot che non c'è.
BEPPE: tu sai come la penso e da tempi non sospetti. sarò anche antiquato, ma per me l'asse playmaker-pivot è la chiave di volta. E allora che Varese non abbia un centrone classico mi spiace doppiamente perché ci sono due bravi playmaker come Stipcevic e come Rannikko. Buona parte del merito delle buone cose che fa la squadra è loro… Però, e torno a ciò che ti ho detto prima a proposito di Talts, se il grano non lo consente, mica ci si può indebitare per prendere il pivot.
CECCO: prima di chiudere, vogliamo dire anche noi un grande “bravo” a Roberto Bof che anche lunedì scorso ha riempito il Vela con i suoi disabili?
BEPPE: grande stima, grande ammirazione, grande affetto per una persona, e non sono mica tante come lui, che FA. E FA cose importanti. Poi Bof è anche uno che parla ma soprattutto uno che FA. E in questo mondo di ciarlatani trovare uno che FA non è mica facile. Però vorrei che ne parlassimo la prossima volta un po' più per esteso, visto che stavolta ci sono andato anch'io e ho vissuto la serata.
CECCO: direi che è un bel finale di giornata.
BEPPE: sì, proprio un bel finale di giornata.
CECCO: alla prossima?
BEPPE: per forza, alla prossima!

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