Con la maglia del Varese, che ormai indossa
dal lontano 2005, ha totalizzato
133 presenze, condite anche da 8 gol, 3
messi a segno durante questo campionato
di Serie B. Stiamo parlando di Claiton
Dos Santos, il giocatore brasiliano che
insieme ad Emanuele Pesoli e agli altri
compagni della difesa ha contribuito a
rendere la retroguardia biancorossa la
meno battuta del torneo (solo 34 reti subite,
esattamente come Atalanta e Siena
ndr).

Santos, gli ultimi 5 anni li ha passati
a Varese, ma è dal 2000 che gioca
in Italia.

“Esatto, il Bologna mi prelevò dal Campogrande
quando ero ancora giovane:
rimasi in rossoblù per due anni e mi tolsi
anche la soddisfazione di esordire in
Serie A durante un Bologna-Inter”.

Un'emozione fortissima immagino.

“Esatto, un ricordo che mi porterò dentro
per sempre. Successivamente andai
altre sei volte in panchina, ma purtroppo
il mister non mi fece scendere nuovamente
in campo”.

Dopo l'esperienza emiliana, ecco il Milan.

“Arrivavo da un infortunio e giocai con
la Primavera: tra i miei compagni di
squadra c'erano Paolino Grossi, che qui
conoscete benissimo, Alessandro Matri,
Ignazio Abate, Paolo Sammarco e Marco
Donadel. Non male come squadra….”

Col Milan, però, non ebbe l'onore di esordire
in A.

“No perché in quel periodo mi infortunai
un'altra volta. Mi mandarono
a fare esperienza prima
a Prato, in C1, e poi a
Lecco (in C2)”.

E qui si apre il capitolo
Varese.

“Chiariamo subito una cosa:
se potessi tornare indietro
rifarei altre 1000
volte questa scelta. Qui sono
maturato tantissimo e se
ora gioco in Serie B lo devo
a questa società”.

Partiamo dai primi anni
della C2. Cosa ricorda?

“Eravamo un gruppo giovane,
che non aveva ancora
raggiunto la maturità calcistica.
Pur giocando bene,
riuscimmo a salvarci solo
durante le ultime giornate”.

Stagione 2008/09. Il Varese
è ultimo in classifica, la
società esonera Pietro
Carmignani e annuncia
l'ingaggio di Giuseppe
Sannino. Poi?

“Girammo pagina e portammo
a termine una vera
impresa. Cominciammo a guadagnare
punti su punti, uscimmo dalla zona salvezza,
arrivammo in quella playoff e vincemmo
il campionato all'ultima giornata.
Fantastico”.

Poi c'è la Prima Divisione.

“Eravamo partiti per salvarci, ma già a
fine dicembre ci ritrovammo nelle zone
alte della classifica. Ai playoff riuscimmo
a battere due squadroni come Benevento
e Cremonese che erano stati allestiti
per salire direttamente in B”.

A proposito di Serie B. Varese quarto
in classifica con il biglietto per i
playoff già in tasca. Non male per una
matricola.

“Per adesso sono contento del campionato
che abbiamo fatto. Manca una sola
partita, poi ci concentreremo per la seconda
fase del torneo”.

Per ora l'avversario è la Reggina.

“È una bella squadra, con giocatori molto
pericolosi come Bonazzoli, Viola e
Campagnacci”.

Il momento più bello di questi anni?

“Senza dubbio l'approdo in Serie B, dopo
aver battuto la Cremonese ai playoff.
Inoltre un altro ricordo indelebile che mi
porterò dietro è il gol di testa che ho realizzato
nella partita che abbiamo vinto 3-
0 contro il Torino (Di Frara e Concas le
altre due reti)”.

Abbandoniamo il calcio e ci parli un
po' della sua vita extracalcistica.

“Sono sposato da poco con Claudia. Sono
un ragazzo semplice, tranquillo, che
ama stare in compagnia degli amici”.

Hobby?

“Nessuno in particolare. Mi piace
andare al cinema o ai concerti”.

Pratica altri sport?

“No solo il calcio. Seguo il basket,
quando posso vado sempre al PalaWhirlpool”.

Quindi le dispiacerà che la Cimberio
sia uscita dai playoff.

“Certo. Volevo anche andare a vedere
Gara-3 contro Cantù, ma purtroppo
non ci sono riuscito”.

Dicono che sia uno degli uomini
mercato del Varese.

“Se lo dite voi… io sto benissimo qui
con indosso questa maglia”.

E come si vedrebbe con quella del
Brasile di fianco a Lucio?

“Quella maglia è il sogno di ogni ragazzino
che comincia a giocare a calcio”.

Ma è vero che è tutto scritto?

“(ride ndr) Sono le parole del mister…
Se lo dice lui…”.

E dove le legge?

“(ride 2 ndr) Ah non lo so, provate a
domandarglielo”.

E lei non è curioso di leggerlo questo
famoso libro?

“(ride 3 ndr) No no, non voglio nemmeno
sapere dov'è. Se lo trovate non
ditemelo neanche”.

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