C'è un ragazzino, che ha 20 anni, ma non è più un ragazzino. Perché si è caricato parecchie responsabilità sulle spalle e perché sa di essere una pedina importante dello scacchiere biancorosso. E' ovviamente Giuseppe De Luca, la Zanzara del Montello. Varesino doc, ha cucita la maglia del Varese addosso da quando era nella culla. O quasi. Con i suoi cinque gol è il capocannoniere della squadra, in coabitazione con Marco Cellini che, però, ha giocato molti più minuti di lui. 

Innanzitutto: come stai?
“Bene. Direi che sta andando tutto nel verso giusto. Mi sento qualche responsabilità addosso rispetto all'anno scorso, ma è giusto così e sono contento che sia così”.

Però manca la vittoria in casa da tre gare, come mai?
“Credo perché fuori casa giochiamo contro formazioni che devono fare la partita. E lasciano degli spazi in più, spazi nei quali noi siamo devastanti”.

E i primi tempi contro Nocerina e Brescia come li spieghi?
“Ci sono dei momenti in cui è come se si spegnesse tutto, una sorta di blackout, ma non riesco a spiegarmi il perché”.

Tanto poi entri tu e tutto si sistema.
“No, magari! E' vero che ho segnato con Nocerina e Brescia, ma il merito è di tutti. Io sto al mio posto, lavoro sempre duramente e penso sempre a fare il mio, poi quando il mister mi chiama in causa mi faccio sempre trovare pronto”. 

A proposito di allenatori. Mangia, Sannino e Maran: cosa ci dici di loro?
Mangia e Sannino sono molto simili, perché preparano la partita allo stesso modo. Meritano di stare nelle piazze in cui si trovano dopo la tanta gavetta che si sono fatti e davvero auguro a loro di restarci il più a lungo possibile. Maran invece è tosto, si fa sentire parecchio dentro al campo, in spogliatoio e anche fuori. Con lui siamo una squadra molto più unita e compatta rispetto a come eravamo con Carbone e riusciamo anche a segnare tanti gol”. 

E come mai con Benny Carbone questo non accadeva?
“Sinceramente non lo so. Credo abbia inciso anche una buona dose di sfortuna, la porta sembrava stregata nonostante giocassimo anche bene, avevamo un buon gioco, ma i risultati non arrivavano. E si sa che in questi casi chi paga è sempre l'allenatore”. 

Ora c'è l'Ascoli: che partita ti aspetti?
“Sicuramente è l'avversario peggiore che ci potesse capitare. Loro arrivano da un buon momento, nonostante abbiano perso ad Empoli e dovremo essere concentrati su questa gara per tutta la settimana, senza distrarci. Ci sono in palio dei punti preziosissimi, sia per noi che per loro, per questo sarà una partita durissima”.

E ritroverai, da avversario, Giacomo Beretta.
“Sì abbiamo giocato assieme qui a Varese negli Allievi. Ora giochiamo insieme in Nazionale, ho un bel rapporto con lui. E gli auguro di potersi salvare con la sua squadra, ma dalla prossima partita, non da sabato!”

E il futuro di Giuseppe De Luca?
“Il mio futuro è qui a Varese. Voglio arrivare il prima possibile alla salvezza e poi tentare l'assalto ai playoff come l'anno scorso perché no. Anche perché non vedo tante differenze rispetto alla stagione passata nel senso che siamo altrettanto competitivi. Andiamo avanti a duemila verso il nostro obiettivo”. 
Ecco chi è la Zanzara che se ne va con le sue scarpette coloratissime verso il terreno di gioco, per iniziare l'allenamento. Questo è il suo vero habitat naturale. 

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