CECCO: sai Beppe, ho un po' di tristezza…
BEPPE: beh, capita a tutti e non solo ai depressi cronici di
essere a volte un po' giù di giri, con le gomme un pochino a terra…
CECCO: no, il morale è alto, ma mi fa tristezza pensare che non
rivedrò più il Varese di quest'anno. Penso proprio che un campionato così sia
irripetibile…
BEPPE: su questo sono d'accordo al mille per cento. Ma aggiungo
anche che sarei stato dello stesso parere anche se Sogliano e Sannino fossero
rimasti a Varese: troppe cose sono andate per il verso giusto, troppo
coincidenze favorevoli…
CECCO: se dici così, lasci pensare che è stata tutta una
questione… di foro.
BEPPE: assolutamente no. Come tutte le squadre, il Varese ha
avuto i suoi episodi fortunati e i suoi episodi sfortunati che, alla fine,
credo siano stati in numero più o meno identico. Io parlo invece di quella che
si chiama “congiuntura favorevole”, cioè un complesso di situazioni per
cui tutto va per il verso giusto. Ma non è fortuna, è un mix di abilità nel
favorire determinate situazioni (ad esempio mettere insieme la squadra), nel
comporre bene certi puzzle. Poi che ci voglia anche un po' di fortuna… è
naturale. Ad esempio, come fai in partenza a sapere che i circa 25 giocatori
non solo andranno d'accordo ma soprattutto formeranno un vero gruppo, un nucleo
vincente? A priori, chi fa le scelte potrà interessarsi circa il carattere di questo
o quel giocatore, magari rinunciando a quello che gli viene descritto come un
figlio di buona donna (ma sarà poi vero?) a beneficio del bravo ragazzo (ma
sarà poi vero?). Ma nessuno può sapere a priori se davvero in quel gruppone
scoccherà la scintilla e i giocatori diventeranno come D'Artagnan, Athos,
Porthos e Aramis.
CECCO: è complicato mettere insieme una squadra…
BEPPE: non credo più di tanto. Lo è sempre di più via via che si
sale di livello, perchè i bravi giocatori che ti possono servire sono sempre di
meno (se Eto'o se ne va, per l'Inter non è facilissimo sostituirlo…), ma in
serie B mi pare ci sia ancora una ricca offerta e una altrettanto ricca
possibilità di scelta, per cui non penso sia impossibile mettere insieme una
bella squadretta. L'abilità, semmai, sta nello spendere meno degli altri e
credo che in questo il Varese (forse tranne che nel campionato di Prima
divisione di due anni fa) sia stato particolarmente accorto e quindi bravo.
CECCO: la scorsa settimana avevamo parlato della possibilità che
arrivassero Carbone, Milanese e Andreini ma tu te l'eri cavata dicendo che
avresti parlato solo sul sicuro, non sulle illazioni o sulle possibilità. Beh,
adesso le cose sono sicure…
BEPPE: mah, sono un po' perplesso. Però mi ha fatto riflettere
(lo faccio sempre, ma a volte ci vuole anche l'input giusto) un'intervista a Zecchin
lunedì scorso sulla Prealpina. Bene, a proposito dell'inesperienza di Carbone,
Zecchin ha citato Alessandro Dal Canto, l'allenatore che ha portato il Padova
ai playoff alla sua prima esperienza nel calcio professionistico. Anche se…
CECCO: mi pareva che non ci fosse un “anche se”…
BEPPE: anche se, a mio modesto avviso, una cosa è prendere una
squadra che sta scalchignando, quindi procedere a qualche restauro o a qualche
ristrutturazione in corsa, e ben altra cosa è preparare un progetto, scavare le
fondamenta e cominciare a costruire ex novo. O, come spero avverrà nel caso del
Varese, apportare le modifiche più giuste e corrette all'edificio già
esistente.
CECCO: in effetti sono due cose molto diverse. Sbaglio se
sostengo che un allenatore che interviene in corso d'opera agisce essenzialmente
sul piano psicologico mentre chi comincia dall'inizio ha un compito molto più
gravoso?
BEPPE: non sbagli, anche se ogni realtà è diversa dall'altra e
ciascuna richiede interventi diversi. Naturalmente il bravo allenatore è quello
che sa muoversi a 360 gradi.
CECCO: e Milanese? E Andreini?
BEPPE: mi pare che Andreini andrà a occupare un ruolo più
defilato, come capo degli osservatori (che peraltro è un compito molto importante).
Milanese ha grande esperienza, mi dicono che abbia la testa (non sarebbe
diventato altrimenti agente Fifa), non so se sarà “cattivo” al punto
giusto. Chi lo conosce, dice che è un bravissimo ragazzo ma in quel ruolo lì ci
vogliono i “cagnacci”. Però mi ispira fiducia e avrà sicuramente un
amico come Sogliano pronto a dargli una mano.
CECCO: basket: la Cimberio lavora piano piano…
BEPPE: non mi pare ci sia bisogno di correre, il campionato
comincerà fra più di tre mesi… Però leggo di Jobey Thomas che potrebbe non essere
riconfermato per via dei suoi malanni e la cosa mi spiace.
CECCO: bravo giocatore e, mi dicono, bravo ragazzo…
BEPPE: esatto. Non è poco. Ma di basket avremo tempo di parlare
quando ci ritroveremo…
CECCO: avrai letto nei giorni scorsi le lotte a coltello per la
formazione delle Giunte comunali a Varese e a Busto Arsizio, come in tanti
altri posti…
BEPPE: strana domanda che mi stai preparando…
CECCO: non è una domanda, è un parere sulla singolare vicenda di
Viola Valli.
BEPPE: sì, ho letto: Viola Valli era stata indicata come
assessore allo Sport del Comune di Varese da una “fazione” della Lega
ma un'altra “fazione” l'ha stoppata sostenendo che anni fa, mi pare
nel 2002, la allora campionessa mondiale di nuoto era stata in lista con il
centrosinistra.
CECCO: e la Valli, silurata, ha rivendicato il suo essere di
destra…
BEPPE: mah, mi viene in mente quella esilarante ma anche profonda
canzone di Gaber “Destra sinistra” in cui si dice, tra l'altro, che
la pisciata in compagnia è di sinistra, il cesso sempre in fondo a destra. Beh, che ti devo
dire? Chi è causa del suo mal… A quanto ho letto, Viola Valli si presentò in
lista nove anni fa con la Margherita, se non ricordo male, per fare un favore a
un amico. E oggi ne paga le conseguenze. Una robetta da tremila euro al mese, cosa
vuoi che sia, perchè più o meno è questo il compenso dell'assessore… Mi
spiace per Viola, che è una che per arrivare dove è arrivata deve essersi fatta
a suo tempo un mazzo tanto e che solo per questo merita grande rispetto. Viola
avrebbe anche avuto i titoli per fare l'assessore ma le logiche della politica
sono diverse. E infatti vedi che dove ci sono quattrini agevoli ci sono sempre
i “figli di”, i “nipoti di”, le “amanti di”. Una
volta, almeno, c'erano solo gli “amici di”, adesso non c'è proprio
più ritegno. Va beh, inutile rimestare…
CECCO: credo che anche per questa bella stagione sportiva siamo
arrivati a conclusione…
BEPPE: però è sempre valido il nostro motto “alla
prossima!”. Solo che la prossima sarà tra qualche mese, dopo le meritate
vacanze.
CECCO: bene, allora alla prossima?
BEPPE:
perfetto, alla prossima!