Pina: ciao Gina. Oh che bei giorni in Toscana.
Gina:
ciao Pina. Bei giorni davvero per noi e per la “Primavera” del Mangia. Come abbiamo detto settimana scorsa, prima o quarta contava relativamente. Ciò che hanno messo in mostra i nostri ragazzi, in campo e fuori, è stato davvero grande.
Gina:
d’accordissmo Pina. Sai cosa ti dico? Giochiamo anche noi al pagellone?
Pina:
dai! Lasciami cominciare con bel 10 con lode a Giorgio Scapini. Un pomeriggio di un mese di luglio non lontano era in piedi in tribuna, al Franco Ossola, dopo il passaggio dello “tsunami Turri”. Di fronte a lui aveva uno sparuto gruppo di genitori affamati di notizie sulla sopravvivenza o meno del settore giovanile biancorosso. Come unica garanzia aveva la sua faccia. Molti di quei genitori gli voltarono le spalle irridendolo. Oggi, mentre molti di quegli stessi genitori litigano attaccati alla rete dei campi di provincia nel magnificare e difendere i propri figli nei campionati di prima e seconda categoria, il nostro Don Chisciotte presenta il conto a lor signori. Varese si tenga stretto questo signor dilettante tra professionisti fantocci (anche se ora che è in pensione a spese di noi contribuenti può definirsi un professionista anche lui…).
A te!
Gina:
10 con lode a Sean Sogliano. Destinato a demolire il detto “figlio di papà”. Quanto ci sia nel suo dna della sostanza paterna nessuno può saperlo. Sta di fatto che “il principino” traduce in fatti la valanga di parole dette e ripetute a vanvera dai fantocci del calcio che conta riguardo ai settori giovanili. La “Primavera” regina in campionato e rivelazione del “Viareggio” è nata in un mese firmando giovani reclutati in provincia oppure rifiutati o scartati dai soloni del calcio di serie A e B. Fortuna? Lasciamolo credere agli incapaci perché se ne facciano una ragione. Passo!
Pina:
Lode a Devis Mangia. Qualche idiota non venne più allo stadio dopo un paio di pareggi del suo Varese. Gli stessi idioti che hanno storto il naso quando Sogliano l’ha riportato a casa quest’estate. In mezzo alla folla dei fantocci che millantano fedeltà alla causa biancorossa è uno dei quattro o cinque che in fatto di fedeltà può dar lezioni. Se il calcio avesse tra le sue componenti meritocrazia e logica, le società che strapagano mister per mangiare la sua polvere in campionato, dovrebbero fargli almeno un colpo di telefono. Sogliano gli tolga la sim…
Gina:
senza nulla togliere all’intera “rosa” dei nostri giovani eroi dallo stupendo capitan Bianchetti a “piedi di velluto” Pompilio, voglio dare una bella lode a Giuseppe De Luca. Se e quando il bomber tascabile che ha sbancato il “Viareggio” diventerà un calciatore lo sapremo solo vivendo. Intanto togliamoci il cappello davanti a un giovanotto classe 1991 che ha già assaporato le difficoltà della vita e che si è presentato a petto in fuori davanti a mille soggetti che il nostro calcio malato definisce “tifosi”, rivendicando con orgoglio i pochi o tanti centimetri di statura che madre natura gli ha donato. Ora metta in archivio la sua avventura da capocannoniere al “Viareggio” e la conservi per figli e nipoti. E vada avanti a testa bassa con i piedi ben saldi al terreno.
Pina:
brava Gina! Adesso lasciami mandare un vada via i ciap agli organizzatori del “Viareggio”. Regalare l’iscrizione alle grandi e farla pagare alle piccole è quanto di più aberrante possa esistere soprattutto in ambito giovanile. Strutture fatiscenti e organizzazione approssimativa hanno già allontanato dal torneo le migliori squadre straniere. Le migliori di casa nostra ci vanno solo perché non pagano. La finale a Livorno è la pietra tombale di un torneo carico di gloria e…basta.  E tu niente veleno?
Gina:
eccolo! Lo rifilo al presidente della Valenzana. Togliere a Benvenga, un ragazzo di nemmeno vent’anni, la gioia di una semifinale al Torneo di Viareggio per fargli giocare Valenzana-Savona di serie C2 è un atto che meriterebbe la DASPO.
Pina:
finiamo con un pò di fuffa, la scaramanzia. Il colore dell’era Sogliano è il bianco. La storia del Varese 1910 si sta scrivendo all’insegna della maglia biancorossa e non viceversa. A Viareggio i ragazzi di Mangia hanno perso vestiti di rosso contro una squadra colorata come la maglia del centenario. Il bianco non costa niente. Crederci ancor meno…
Gina:
tocco ferro e ti mando un basìn Pina
Pina:
ferro di cavallo in mano e un basìn Gina