19 punti in 37' di energia pura, 9 rimbalzi e 4 assist per un intenso 28 di valutazione non sono a rendere Santo subito Kristjan Kangur nella trasferta in terra sarda. Già, perché purtroppo la Cimberio è tornata a mani vuote da Sassari vittima di un attacco stratosferico del Banco di  Sardegna.

Cosa non ha funzionato a Sassari?
“Ci sono state tante cose buone, ma anche tante cose fatte in malo modo. Penso che abbiamo iniziato la gara un po' troppo passivi in difesa subendo ben 27 punti nel primo quarto. Sono effettivamente troppi”.

Pensi che in questo abbia inciso anche lo stop forzoso di due settimane?
“Non lo so, ma penso sia troppo facile dire che questa è la ragione del nostro atteggiamento in campo. Noi dovevamo essere pronti sin dall'inizio e sapevamo che loro ci avrebbero aggredito, ma li abbiamo lasciati segnare. Abbiamo fatti troppi facili errori nella nostra metà campo difensiva e questo è stato il nostro problema più grande”.

Tra l'altro si è notata l'importanza di Stipcevic per questa Varese. E', forse, la prima gara che Rok ha steccato completamente e tutta Varese ha girato a tre cilindri.
“Può capitare a tutti di avere una giornata storta. E' nell'ordine delle cose. Poi, bisogna ricordare che il basket è uno sport di squadra e se un giocatore è in una cattiva giornata, probabilmente ce ne sarà un altro che sarà in formissima e lo compensa. Spero che contro Biella Rok disputi una grande gara e ne sono sicuro che sfodererà una grande prestazione”.

Sconfitta pesante in chiave Final Eight di Coppa Italia, anche se la strada è ancora lunga?
“Tutte le gare da qui alla fine del girone d'andata sono importanti. E quella contro Biella sarà altrettanto fondamentale. Vincere coi piemontesi significa essere in una buona posizione di classifica, perdere significa complicarsi la vita. E' tutto nelle nostre mani e penso che se giocheremo bene non ci saranno problemi ad arrivare nelle prime otto”.

Biella è una squadra similare a Sassari: Pullen e Coleman sono speculari ai cugini Diener e la coppa di lunghi Dragicevic Miralles ha caratteristiche che ricordano i lunghi di Sassari. Vietato farsi sorprendere.
“Giusto. Poi, abbiamo già giocato in precampionato contro l'Angelico e sappiamo a cosa andiamo incontro affrontandoli. Li studieremo a video e impareremo i loro segreti, ma dobbiamo essere aggressivi e giocare il nostro basket”.

Insomma, aggressività dall'inizio per battere una Biella piena di fiducia in sé stessa?
“Questa è casa nostra e dobbiamo proteggere l'inviolabilità del PalaWhirlpool. Per Biella dovrà essere un inferno giocare sul nostro campo e dovremo batterli partendo dalla difesa”.

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