Rok Stipcevic. È lui che si cela dietro la
trasformazione della Cimberio che attende
Milano con la testa volta ben dritta verso
l'obiettivo playoff. Una sterzata nata dall'intensità
difensiva che il croato riesce a
mettere sugli esterni avversari, dall'intelligenza
con cui gestisce i ritmi in attacco e
dalle parole da leader con cui si è sempre
espresso nelle sue interviste varesine.
E allora andiamo a sentire il suo
pensiero partendo dalla sfortunata
trasferta di Teramo dove si è rivista
una Varese “sbadata”:
“Abbiamo lasciato campo alla Banca
Tercas subito dalla palla a due e loro
giocavano in casa e avevano bisogno
della vittoria. Gli abbiamo permesso di
segnare dei canestri facili e prendere fiducia
in sé stessi – commenta Stipcevic –
Purtroppo, quando giochi in casa puoi
magari tornare in partita anche dieci volte
perchè il tuo pubblico ti sospinge, ma se
sei in trasferta è molto difficile farlo.
Dobbiamo tenere bene a mente ciò che
abbiamo sbagliato e cercare di
migliorare questi aspetti, correggerli
ed essere pronti a non commetterli
più domenica contro Milano”.
Per l'ennesima volta nella stagione
abbiamo visto una Varese
forte con le grandi e debole con
le piccole. Come spieghi questa
tendenza?
“Penso che dobbiamo sempre
essere positivi – analizza il play
croato – Tutti, sia noi giocatori
che lo staff perchè a volte si sa
che la sconfitta non è ben accetta
né dai tifosi né dai media. È la
naturale evoluzione delle cose.
L'unica cosa che possiamo fare è
tenere la bocca chiusa e lavorare
duro perchè penso che solo con dei
buoni allenamenti possiamo salire
più in alto in classifica. Ok, abbiamo
perso a Teramo, ma ora dobbiamo
pensare a Milano e a
come la batteremo non a come
ci giocheremo contro”.
In tua opinione, cosa manca a
questa Varese per centrare l'obiettivo
playoff?
“Onestamente, sia quando
vinciamo che quando usciamo sconfitti dal
campo non penso all'obiettivo playoff.
L'unica cosa a cui penso è quello di allenarmi
bene il giorno seguente: se ci alleniamo
bene e se coach
Recalcati ci dà le
giuste direttive penso che ci basta rimanere
uniti e credere in noi stessi e i risultati
arriveranno naturalmente”.
Parlando di Milano, hai visto l'Armani
Jeans in stagione?
“Conosco tutti i loro giocatori e li ho visti
all'opera sia in tv che nell'amichevole
disputata un po' di tempo fa in cui vincemmo
largamente, ma la gara di campionato
sarà totalmente diversa”.
Cosa ti aspetti dalla sfida di domenica?
“Loro verranno a Varese per giocare in
maniera molto aggressiva – replica il play
biancorosso – Sono una buona squadra
piena di eccellenti giocatori, ma ci prepareremo
per difenderci dalla loro eccellenza.
Sarà importante credere nel nostro
lavoro perchè li rispetto, ma solamente
rispetto come si rispetta ogni
avversario”.
Tra l'altro si prospetta il pienone
al PalaWhirlpool.
“Sarà fondamentale giocherà
davanti ad un'arena
piena e spero che il Palazzo
sia esaurito! I nostri tifosi ci
aiuteranno perchè noi abbiamo
bisogno di loro. Col loro
tifo possiamo fare grandi cose.
Ritengo che Varese e i suoi tifosi
siano una sola cosa e questo
PalaWhirlpool ne è l'unione”.
Hawkins può essere il giocatore più
pericoloso per questa Cimberio.
“Lo rispetto, è un buon giocatore così
come lo sono Jaaber o lo stesso Greer
contro cui ho giocato in Eurolega quando
lui era la Fenerbahce e io al Cibona. Poi
hanno anche Eze, Rocca, Maciulis,
Mancinelli. Sono una squadra profonda e
dovremo fare attenzione ad ognuno di
loro”.
Pensi che il fatto che Milano giochi
giovedì sera contro Siena possa essere
un vantaggio per voi?
“Non penso che ciò possa condizionare
la gara o che loro arrivino qui a Varese
stanchi. Il derby iniziano domenica alle
18e15 e non m'interessa quando hanno
giocato. Ognuno ha i suoi problemi e
penso che un professionista non debba
lamentarsi se gioca due o anche tre partite
in una settimana”.

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