Nello spogliatoio biancorosso c'è un gigante buono: sorriso sempre ben stampato sul volto, lavora in silenzio e si fa trovare pronto all'occorrenza. Sembra una banalità, ma è un pregio che pochi hanno. Il soggetto in causa è Loris Damonte, giovane centrocampista arrivato in punta di piedi e reduce da una prestazione convincente ad Ascoli. Ed è pronto per un'altra sfida, quella prestigiosa con il Verona di domenica all'ora di pranzo. 

Difesa rimaneggiata, il solo Figliomeni centrale a disposizione. Corti arretrato, il tuo amico Filipe fa un incidente in macchina e non può giocare. Ed ecco la tua occasione.
“Sì, è difficile restare in forma e concentrati dopo parecchie partite in cui non giochi e sei costretto a stare in tribuna a guardare i tuoi compagni dall'alto. Ma poi arriva un'opportunità importante e da sfruttare al massimo. Ci sono riuscito: offrire una prestazione così, dopo tante gare senza giocare, da' ancora più soddisfazione”. 

Eppure con Carbone il campo lo vedevi più spesso, cosa è successo con Maran?
“Una serie di circostanze. Corti e Kurtic hanno fatto sempre bene, quindi era giusto confermarli e trovare continuità con loro. Io comunque mi sono sempre allenato bene e quando mister Maran mi ha chiamato mi sono sempre fatto trovare pronto”. 

E domenica titolare di nuovo.
“Contro il Verona dovrei trovare ancora spazio, la vivo come un'altra occasione in cui fare bene, prima delle vacanze”. 

Che gara ti aspetti?
“Una partita difficilissima, loro arrivano da otto successi consecutivi e dunque sono in forma. Noi però non siamo da meno e vogliamo tornare a vincere qui a Masnago”. 

Ti sei fatto la domanda da solo. Perché il rendimento del Varese è migliore in trasferta?
“Credo perché qui le squadre che arrivano, come ad esempio il Cittadella, si chiudono molto e noi troviamo difficoltà nel creare gli spazi. In trasferta, invece, i nostri avversari si aprono maggiormente e noi possiamo colpire in contropiede”.

Sei un centrocampista con il vizio del gol. Ne hai segnati sei lo scorso anno ad Alessandria. Qui non è ancora arrivata questa gioia.
“L'anno scorso segnavo sempre sui calci d'angolo e sulle palle inattive in generale che riuscivo a sfruttare nel modo migliore, spero di ripetermi anche qui al più presto”.

Magari proprio domenica.
“Sarebbe stupendo…”

E un primo bilancio di questi primi sei mesi a Varese?
“A livello personale sono molto felice. E' vero che ho giocato poco, ma le volte che sono stato chiamato in causa ho risposto positivamente. E direi che anche a livello di squadra il bilancio è da segno più. Mi aspettavo fosse difficile, anche per via dei paragoni scomodi con l'anno passato e per la rosa completamente nuova, però anche noi non abbiamo sfigurato”.

E il clima che si respira in città?
“L'ambiente è l'ideale. Il posto è tranquillo, ci si può allenare e giocare in assoluta serenità e l'attaccamento a questa squadra da parte dei tifosi è molto forte e caloroso”.

E proprio questo calore lo si attende domenica, alle 12.30, contro il Verona. La curva ospiti è già tutta esaurita, ora si chiede la risposta dei varesini. Al “Franco Ossola” ne devono arrivare tanti per scaldare una giornata che si preannuncia gelida e per festeggiare, magari, un gol di Loris Damonte.

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