Nonostante la temperatura (quasi) polare che c'era nel pomeriggio di ieri a Ponte Tresa, il Varese ha fatto prove di gol per affrontare al meglio la sfida di sabato in casa contro il Brescia, alla ricerca della vittoria casalinga che manca ormai dalla dodicesima giornata, quando Carrozza e Cellini stesero i partenopei della Juve Stabia con il risultato di 2 a 1.
Buona, infatti, l'amichevole per i biancorossi, ai danni del GC Biaschesi, squadra svizzera di Prima Lega (pari ad una buona squadra di Seconda Divisione italiana), che supera facilmente e senza troppi sforzi con quattro gol. La prima rete, siglata al 39' del primo tempo, porta la firma di Lepore, che di testa insacca dopo un ottimo spunto di Nadarevic sulla fascia; le altre tre reti sono state siglate nel secondo tempo da Kurtic (bolide di destro al 14') e da Carrozza che mette a segno una doppietta (splendido diagonale al 30' e precisa conclusione dopo un'azione personale al 36').
Ma la nota stonata della giornata viene, ancora una volta, dal ginocchio di cristallo di Neto Pereira; il fantasista biancorosso, è stato costretto ad uscire dopo 33 minuti di gioco in seguito ad un fallo di Ziccardi. “Ha subìto una lieve contusione – sospetta il dottor Giulio Clerici – ma sono ottimista perché non si è gonfiato”. L'esito ufficiale, in cui capiremo sia l'entità dell'infortunio sia la possibilità di vedere il brasiliano in campo sabato, lo avremo solo in mattinata durante la seduta di allenamento mattutina.
Nel dopopartita il tecnico biancorosso Maran analizza un po' la situazione del Varese in vista anche del prossimo impegno contro la sua vecchia squadra (il Brescia appunto) dove è stato esonerato per “una gran voglia di Zeman”, usando le sue parole.
“Dicono che chi ha allenato al Brescia, poi può farlo dappertutto. Se guardo a me, è vero. Era il mio primo anno in B (2005/2006, ndr) e, alla fine, l'avermi esonerato da quinto per dare la squadra a Zeman, che poi arrivò decimo, mi ha permesso di farmi conoscere da tutti. Sono convinto che se fossi rimasto, saremmo andati ai playoff e, probabilmente, in Serie A dal momento in cui disponevo di giocatori come Hamsik, Di Biagio, Milanetto, Stankevicius e Possanzini che la metteva sempre dentro”. Parlando della sua attuale squadra, il tecnico di Trento dice: “Dopo il 5-1 di Grosseto ero sul chi va là perché avevamo staccato la spina mezz'ora prima della fine e infatti non siamo riusciti subito a riattaccarla con il Cittadella. A Nocera invece abbiamo finito cavalcando la partita e speriamo di ripetere la prestazione del secondo tempo per tutta la partita di sabato”.
A proposito del prossimo match, Zecchin ci sarà, ma partirà dalla panchina, Cazzola è a Roma per guarire dalla pubalgia, Camisa fuori per una distorsione alla caviglia mentre Moreau rischia otto settimane di stop se verrà operato al pollice fratturato.
Ultime curiosità. Il Brescia non vince da ben 11 gare, quattro pareggi e sette sconfitte, e al “Franco Ossola” non ha mai vinto nei nove precedenti trascorsi. Speriamo che queste abitudini non vengano sconvolte proprio sabato.

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