Disarmato. Benny Carbone commenta la partita andata in scena a Masnago con un nodo in gola: «C'è stato un blackout da parte di tutti dice -. Ho visto in campo giocatori spenti e me ne assumo la colpa. Evidentemente non li ho stimolati abbastanza, non li ho caricati nel modo giusto, non ho dato loro abbastanza motivazioni. È il momento di non arrampicarsi sugli specchi, è vero, le assenze hanno pesato, ma non voglio alibi. Abbiamo preso gol su errori nostri, non siamo stati cattivi e non abbiamo reagito. Capisco i fischi del pubblico e per questo sono uscito per ultimo dal campo, ma ora dobbiamo fare gruppo – conclude -. Troverò una soluzione».

Anche per Corti e Camisa non è il caso di trovare scuse. «Dopo il primo gol dovevamo reagire e invece ne abbiamo subito un altro spiega il capitano. Guardiamo avanti, dimentichiamo subito questa partita e pensiamo alla prossima. Non fossilizziamoci su oggi, il campionato è lungo».
«Il Livorno non ha creato più di noi, però è stato capace di trovare il gol –  l'analisi di Corti – . Nel secondo tempo non siamo entrati in campo con il piglio giusto. I fischi? Li capisco, ma ora dobbiamo lavorare per tirarci fuori da questa situazione non bellissima. La tecnica c'è, quindi dobbiamo tirare fuori qualcos'altro dimostrare di avere gli attributi!».

Il tecnico Walter Novellino ha messo in campo una squadra molto giovane: «Abbiamo giocatori giovani, inesperti, che oggi sono rimasti concentrati e si sono coperti in difesa. Sono soddisfatto. Al Varese posso dire di non scoraggiarsi perché il campionato è ancora lungo. Non si deve pensare alla 'fotografia' della scorsa stagione perché la squadra è cambiata. Ha ottimi elementi come Zecchin, Carrozza, Kurtic, e Neto Pereira e può fare bene».

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