Il Verbano vince da quattro domeniche consecutive e staziona nei piani alti della classifica del campionato di Serie D. Non male per una squadra che è al debutto in questa categoria. E che gioca a Besozzo, una piccolissima realtà rispetto ad altre piazze come Asti, Alba, Acqui Terme o Imperia. Giusto per citare alcune delle avversarie della squadra rossonera. Ma gran parte del merito è di Miguel Angel Magnoni vero protagonista di questo avvio di stagione con i suoi sette gol nelle prime otto partite. E' lui il colpo di mercato del Presidente Pietro Barbarito, e del suo braccio destro Davide Raineri, Direttore Sportivo.
Miguel, hai svolto tutta la preparazione con la formazione pugliese del Martina Franca, poi hai cambiato idea e sei arrivato a Verbano. Come mai?
“Perché mi mancava il Lago Maggiore. Avevo nostalgia di questa zona, che ormai è casa mia. Ci avevo già vissuto quattro anni e sono ritornato”.
Da quanti anni sei in Italia?
“Ormai sono dieci anni che vivo qui. Sono arrivato per giocare a pallone. Ho esordito nel Brera, una squadra milanese che disputava il campionato di Eccellenza. Eravamo tutti argentini, ma quell'esperienza, purtroppo, è durata solo quattro mesi, già a gennaio la squadra era stata disfatta, tutti in cerca di miglior fortune”.
C'è qualcuno di quella squadra che, come te, ce l'ha fatta?
“Sì, c'è qualcuno che gioca in Grecia o in Spagna, qui siamo rimasti io e Max Martinez che dopo tanti anni nel Gavirate, adesso è approdato al Marano Ticino”.
Tu sei il Re della serie D, perché non sei mai salito di categoria?
“Ho provato l'esperienza in C1 alla SanGiovannese, ma giocavo poco. Mi hanno dato la possibilità di giocare in Coppa Italia, ma io poi ho preferito ritornare in D ed essere sempre continuo nel mio rendimento”.
Allora le proposte dalla Lega Pro arrivano.
“Sì, ma io preferisco restare nell'interregionale, è un po' una scelta di vita. Tutti gli anni, tutte le estati, mi chiamano squadre di categoria superiore, ma poi opto sempre per la D”.
Ti aspettavi un inizio così positivo del tuo Verbano?
“Sinceramente no, ma solo perché non mi aspettavo di trovare un gruppo così unito. Se mi chiedi dove può arrivare questa squadra non ti so rispondere, ma ti dico che dobbiamo continuare a lavorare con questa voglia e con questo spirito per continuare a vincere”.
Hai ritrovato qui mister Roncari, eri con lui già alla Sestese. Che rapporto hai con lui?
“Bello, perché è una brava persona e un ottimo allenatore”.
Uno sguardo alle squadre che stanno davanti al Verbano: qual è la favorita per vincere il campionato?
“Credo che il Derthona sia la squadra più forte di tutte le altre e per questo penso che vinceranno loro”.