Fortissimamente Rok. Possiamo definire così questa Cimberio plasmata ad immagine e somiglianza del proprio play: un duro che non molla mai e trascina, silenziosamente, ma non troppo, i suoi compagni. I freddi numeri statistici parlano di 12.8 punti a gara in 31', 53% da 2, 35% da 3, 95,7% in lunetta, 5.1 assist a cui il buon Stipcevic aggiunge anche 2,9 rimbalzi e 3,5 falli subiti.
Numeri da leader. Numeri che ne fanno il miglior play puro del campionato.
E parole che rendono ancora più grande la personalità del croato, sempre schivo dal ricoprirsi di allori e pronto ad esaltare il concetto di squadra.

Vedasi ad esempio, il modo in cui descrive il successo interno con Venezia nell'ultimo turno di campionato.
“Contro l'Umana non abbiamo giocato benissimo, ma abbiamo vinto. Questa è la cosa più importante. Va anche sottolineato che questa squadra ha carattere e ha un grande cuore”.

Però, bisogna anche evidenziare come tu sia stato l'Mvp su entrambi i lati del campo: in difesa annullando il temuto Clark, in attacco con giocate e punti importanti nei momenti topici.
“Questa è stata una partita vinta dalla squadra e da tutti i giocatori di Varese replica il regista biancorosso – Dico questo perchè la pallacanestro è un gioco dove si gioca cinque contro cinque e ci sono altri sette giocatori che aspettano il loro turno seduti in panchina. Nessuno può vincere o perdere una partita da solo. Possiamo solo dire che ha vinto, oppure che ha perso, la squadra intera. Questa è la forza della Cimberio di quest'anno”.

Quanto è difficile scendere in campo senza Fajardo, limitato a soli quattro minuti, con Rannikko che ha giocato sul dolore e con Ganeto che si è fermato durante il riscaldamento?
“Tanto. Posso dire che saremo sicuramente più forti quando loro recupereranno dai rispettivi infortuni. Questo perchè abbiamo bisogno del loro aiuto dato che sono giocatori importanti per questa squadra. Dal primo all'ultimo giocatore di questa Varese siamo tutti importanti in eguale maniera. Tutti uniti e tutti insieme ci diamo reciprocamente una mano ed è questo il segreto con cui siamo riusciti a battere una squadra forte e amalgamata come Venezia”.

Degna di nota è stata anche la prestazione di Justin Hurtt: 18 punti e tanta personalità sul parquet.

“Hurtt è una buona persona ed un buon giocatore, tutti abbiamo cercato di dargli una mano per aiutarlo. Può fare sempre dei passi avanti sul campo e ciò che ha fatto contro Venezia è la dimostrazione che Justin può diventare un giocatore importante per questa Cimberio”.

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