Un nuovo scandalo esplode nel mondo del pallone nostrano
alla vigilia dei playoff per andare in A. I giocatori di diverse
squadre risultano coinvolti in un milionario giro di scommesse.
Fra le partite sotto osservazione anche alcune di B. Sannino
si dice per niente interessato a quanto accade lontano dal
campo, pensa solo alla trasferta di Padova. Sostituisce lo
squalificato Corti con Osuji e l'infortunato Zecchin (ancora bloccato dalla pubalgia) con Concas. Il suo collega
Dal Canto ritrova l'azzurrino El Shaarawi (fresco
di esame di maturità) e lo colloca in attacco.
Pochi minuti prima si è concluso senza reti Reggina-
Novara, l'altro spareggio.
LE PREMESSE – Il Varese chiude la stagione con
il quarto posto in classifica, la migliore difesa del
campionato e il record di unica squadra imbattuta
sul proprio terreno. A Masnago cade anche il Piacenza,
piegato a tempo quasi scaduto da un diagonale
di Nadarevic. Sannino non riesce a trattenere
le lacrime, bagna così tre stagioni assolutamente
indimenticabili. I playoff sono un altro torneo,
contro il Padova si vivono due partite sul filo
della tensione, della testa e del cuore. Non delle
gambe perchè quelle vanno solo se si vuole. E'
arrivato il momento di stringere i denti. Ormai
tecnica e tattica contano relativamente, è la testa
che fa la differenza. Varese è accanto al suo condottiero.
I tifosi riempiono la tribuna per assistere
all'allenamento che precede la trasferta di Padova.
Mentre la squadra parte per il Veneto, un fila
interminabile taglia in due Corso Matteotti, dalla
Piazza della Basilica fino alla Casa del Disco,
tutti in coda per assicurarsi il biglietto per la partita
di ritorno dei playoff. Sono solo 1.500 i
biglietti concessi ai varesini
per Padova-Varese. A
Reggio Calabria finisce
senza reti la prima partita
fra la formazione di Atzori
e il Novara di Tesser.
LA PARTITA – Oltre
diciottomila spettatori a
sostenere la squadra di
Dal Canto, da quando ha
sostituito Calori sulla panchina
del Padova è imbattuto.
La vittoria più bella a
Torino, dove ha soffiato ai
granata l'ultimo posto
utile per accedere ai
playoff. Sugli sviluppi del primo calcio d'angolo
la palla finisce ad El Shaarawy, la sua conclusione
di forza è respinta a pugni chiusi da Zappino
(9'). Sannino è agitato, al quarto d'ora ha già perso
giacca e cravatta, in maniche di camicia urla indicazioni
a Carrozza agisce davanti la sua panchina.
Pugliese prende in consegna De Paula, Pesoli
segue come un'ombra Ardemagni con il quale ha
giocato l'anno prima a Cittadella, il più pericoloso
è sempre “il faraone” con i suoi spunti rapidi
sulla sinistra. L'arbitro Massa di Imperia ha ventinove
anni, dimostra grande autorità e lascia correre
quando si trova a dovere affrontare episodi
dubbi. La gara si infiamma al 27', quando Ardemagni
si tuffa in area su cross di Cuffa e chiede
inutilmente il rigore che non c'è. Al 38' De Paula
punzecchia Zappino da fuori, pochi secondi più
tardi Carrozza sbaglia il retropassaggio e fa involontariamente
la torre per Ardemagni, colpo di
testa potente e palla che si stampa sulla traversa
prima di rimbalzare a ridosso della linea di porta.
Bravo l'assistente a lasciare proseguire l'azione.
Si torna negli spogliatoi a porte inviolate. La
ripresa comincia nel peggiore dei modi. Carrozza
finisce a terra: stiramento! Lascia il posto a Nadarevic
e la fascia sinistra a Concas. Al 5' Dos Santos
si aggrappa alla maglia di De Paula e determina
il rigore. Dal dischetto Italiano conclude di
potenza, Zappino intuisce, sfiora e non trattiene:
1-0. La risposta del Varese è immediata. Neto
affonda sulla destra e mette dentro per Ebagua,
stacco imperioso e palla che colpisce l'incrocio
dopo essere stata leggermente toccata da Cesar.
Da un legno all'altro: De Paula brucia Pesoli in
velocità, si avvicina all'area dalla destra, lascia
partire un violento sinistro a giro e coglie il palo.
Nell'azione Pesoli si fa male ed è sostituito da
Camisa. Vede le stelle anche Dos Santos, quando
Ardemagni salta con le braccia allargate e gli fa
sanguinare lo zigomo dopo averlo colpito con una
gomitata. Una trasferta che ricorda molto quella
dei playoff di un anno fa a Cremona, dove i
padroni di casa vinsero con il minimo scarto sprecando
tante occasioni per il raddoppio. Vennero
poi battuti a Masnago.

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