La notizia più attesa e aspettata in casa Robur alla fine è arrivata. Da essa dipendeva il mercato dell'Abc Utensili e ora Alberto Zambelli avrà il suo da fare nel tessere le trame durante la lunga estate di trattative. Per farla breve, anche perché il panegirico inizia ad essere pesante, Paolo Conti ha detto basta. Come preannunciato negli scorsi numeri di VS, il lungo nato a Rho nel '69 ha deciso di appendere le scarpe al classico chiodo complici, probabilmente, i guai fisici accusati nel finale di stagione. A questo punto, il gioco di incastri potrebbe prevedere l'arrivo del solito nome di Moraghi da Saronno con l'ennesima stagione di “Big Fulvio” Fontanel e un ritorno di fiamma di Castelletta anche se non è da escludere un colpo a sorpresa. Di certo, ipotizzare un quintetto con Lombardi, i due fratelli Rovera, Matteucci e Moraghi dovrebbe garantire un tranquillo campionato anche se senza i picchi dell'anno appena trascorso. E si sa, visto che anche l'anno prossimo ci sarà una marea di retrocessioni, l'obiettivo primario sarà entrare nelle prime otto posizioni così da evitare sia le retrocessioni dirette che quelle ai playout.
Discorso difficile da affrontare durante la stagione, figurarsi a fine giugno in un anno di crisi strisciante! Già, perché, purtroppo, anche quest'anno molte società che hanno chiuso, magari anche bene, l'annata non sanno se ci saranno l'anno prossimo ai nastri di partenza. Casi ce ne sono parecchi. Udine, Rimini in Legadue. O la stessa Vado Ligure in B1 per citare un nome conosciuto ai lettori di VS o anche la stessa Monza che da anni sopravvive in mezzo a mille difficoltà. E' il sistema che va corretto, magari copiando da oltreoceano un salary cap che sia studiato in maniera da rendere sostenibili i costi e permettere alle società di sopravvivere senza doversi trovare ogni anno a settembre con gironi e campionati stravolti nella loro composizione. Lasciando ad altri le decisioni degne dei massimi sistemi, chiudiamo questa lunga cavalcata sulle pagine di VS con negli occhi la piacevole crescita di Tourè, ennesimo prodotto del vivaio roburino pronto per spiccare il volo verso lidi più importanti come testimoniano le attenzioni di vari club di A dilettanti.
Altro giocatore frutto di un vivaio ricco e produttivo di giocatori di buon livello. Un plauso ad una società seria che con impegno e costanza fa la cosa più difficile a questo mondo: formare giocatori, ma sopratutto crescere uomini.