Alle Paralimpiadi di Londra brilla il sole della nuotatrice azzurra Cecilia Camillini con la conquista della sua terza medaglia in tre giorni (2 ori 1 bronzo). L’altro alloro di giornata è l’argento di Pamela Pezzuto Sempre nel tennis tavolo. Ancora nel nuoto, Fabrizio Sottile si è tolto la soddisfazione di stabilire il nuovo primato italiano dei 100mt stile libero non sufficiente ad aprigli le porte della finale. Cielo grigio invece nel canottaggio sulle due barche azzurre della nostra Paola Grizzetti. Nelle finali di il doppio e il quattro con hanno conquistato rispettivamente il sesto e il quinto posto.
“Questo piazzamento equivale ad una medaglia d’oro – dichiara all’arrivo al pontile il timoniere Alessandro Franzetti, unico superstite della barca medaglia d’oro a Pechino – il livello tecnico generale è cresciuto tantissmo, noi siamo giovanissimi e arrivati qui a Londra con il potenziale 9° tempo. Siamo quindi riusciti a scalare 4 posizioni. Una bella base di ripartenza per guardare con ottimismo il futuro”.
“Delusa dal risultato ma felice per aver gareggiato nella finale A e dato tutto ciò che potevo -interviene la non vedente della Milano onlus Florinda Trombetta – Altri sono stati più bravi di noi e dobbiamo accettarlo.
“Siamo giovani e abbiamo davanti tanto tempo per migliorarci – afferma sorridente il fiorentino Andrea Marcaccini – siamo arrivati qui con l’obiettivo di entrare in finale e ce l’abbiamo fatta. Potevamo fare meglio? Chi può dirlo? Complimenti a chi c’è arrivato davanti e vedremo di far meglio alla prossima”.
Unica triste a bordo pontile è Mhaila Di Battista, riserva a Pechino 2008, protagonista a Londra 2012.
“Datemi pure della presuntuosa ma io un pensierino al terzo posto l’avevo fatto – sussurra la milanese tesserata Canottieri Gavirate – prendiamo tutto ciò che di buono c’è in questo quinto posto e andiamo avanti. Il nostro grande miglioramento è il frutto del lavoro duro svolto al Centro Federale di Gavirate e quindi teniamoci questa fantastica esperienza e proseguiamo con immutato impegno ed entusiasmo”.
Al giovane del CUS Ferrara Pierre Calderoni il finale del post gara del 4con
“Felice di esserci stato e di aver gareggiato nella finale – dice il canottiere della Torino sorridendo – complimenti a chi torna a casa con una medaglia. La prossima volta contiamo di portarne a casa una noi”.
Dopo aver recuperato la finale con il secondo posto al ripescaggio, la coppia De Maria-Stefanoni si toglie la soddisfazione del sesto posto in finale.
“Io e Silvia siamo stati bravi  ma chi ci ha preceduto lo sono stati di più – attacca il portacolori dell’Aniene – Siamo partiti bene non riuscendo però a tenere il ritmo dei più forti Il livello di questa gara è stato altissimo”.
Soddisfatto anche il CT Paola Grizzetti.
“Dico bravi ai ragazzi perché hanno fatto fino in fondo il loro dovere – chiude il responsabile tecnico – Devono essere orgogliosi dei risultati ottenuti frutto della serietà e della passione che hanno saputo mettere in mostra in ogni raduno. La strada che abbiamo imboccato è quella giusta. Un appello affinchè anche solo per provare i giovani italiani con disabilità si avvicinino al canottaggio. Con un livello tecnico generale in continuo miglioramento sono indispensabili numeri più consistenti per una ancor più rigorosa selezione”.

RB