Intervista al difensore, e fratello d’arte di Caterina e Lucia, che con la sua Bustese ha raggiunto una salvezza insperata nel campionato di Eccellenza

Il campionato di Eccellenza si è concluso domenica e c’è una squadra che ha compiuto un vero e proprio miracolo salvandosi senza passare dai playout dopo un girone di andata pessimo nel quale aveva raccolto la miseria di 9 punti. Poi, a dicembre la svolta: giocatori nuovi, motivazioni diverse e tanta determinazione. Questi tre fattori hanno portato la Bustese ad ottenere 31 punti, frutto di 8 vittorie, 7 pareggi e sole due sconfitte.

Tra i punti di forza, sicuramente, la difesa che ha subìto appena cinque reti in 17 gare. Tra i pilastri della retroguardia amaranto c’è Andrea Bosetti: difensore centrale classe ’90 e con un cognome che, in un altro sport, è decisamente famoso. Già, perché Andrea è il fratello di Lucia e Caterina, le due Bosetti della pallavolo. Lui è l’unico in famiglia a non aver optato per il volley, perché?
“Perché la pallavolo proprio non mi piace, il calcio è molto meglio…”.
Cos’è cambiato tra la prima parte di stagione e la seconda?
“Io sono arrivato a gennaio dalla Sommese (nella foto proprio contro la sua ex squadra), sinceramente non so cosa non funzionasse prima. La società ha fatto grossi sforzi, ma alla fine ha avuto ragione: ci abbiamo creduto tutti insieme e abbiamo raggiunto l’obiettivo e per questo siamo molto contenti”.
Quattro pareggi con le squadre di testa, tutti ottenuti in gare ravvicinate tra gennaio e febbraio, non potevate partire meglio.
“In effetti quella è stata la nostra forza. Non perdere contro squadre come Sommese e Sestese ci ha dato un gran morale e una grande consapevolezza dei nostri mezzi, lì abbiamo capito che potevamo davvero farcela. Io penso che se avessimo perso contro di loro non saremmo mai arrivati a questa salvezza”.
Salvezza che è arrivata domenica con la vittoria sulla Roncalli, grazie a un rigore trasformato da Marcello Albino…
“Eh, se lui ci fosse stato per tutti questi mesi forse ci saremmo salvati anche prima! (Sorride, ndr). Senza togliere alcun merito a tutti gli altri lui è un giocatore fondamentale, con la sua esperienza in mezzo al campo diciamo che ci ha dato una grossa mano”.
Prospettive per l’anno prossimo? Ormai che il gruppo c’è sarebbe un peccato scioglierlo…
“Il campionato è finito domenica, non sappiamo ancora nulla. Noi ragazzi siamo molto sereni, vedremo cosa accadrà. Penso che da parte nostra ci sia tutta la disponibilità a restare”.
Le tue sorelle, quest’anno, hanno perso una finale… a te è andata meglio.
“Sicuramente! Mi sono preso una grossa rivincita, di solito vincono sempre loro, ma quest’anno tocca a me festeggiare!”

Federica Lancini