Dopo un avvio da brividi, la classifica, per fortuna ha iniziato a “scaldarsi” ed ora, anche il clan del Basket Marnatese, vive momenti più confortevoli.
Società nuova di zecca, squadra rinnovata totalmente e all’insegna di un marcato ridimensionamento e, per finire, nuovo anche l’allenatore. In condizioni del genere – dice Paolo Castiglioni che del gruppo biancoverde è, appunto, il coach -, era difficile pensare di fare meglio. Non a caso, con una  formazione costruita in fretta e furia a ridosso dell’inizio del campionato, abbiamo sofferto in avvio perchè concetti come amalgamare un gruppo, dargli delle idee tecniche e tracce da seguire sul campo non si sviluppano in pochi giorni o grazie ad un semplice schioccare delle dita. Per raggiungere un minimo di risultati servono tempo, impegno, applicazione e disponibilità da parte di tutti. Noi, intendo giocatori e staff tecnico ci siamo allenati bene, a testa bassa e con grande determinazione. Dal canto suo la società, presidente Alberto Tomasich in testa, ha creato le migliori condizioni per lavorare serenamente, senza mettere pressione. In questo clima positivo, dopo una partenza da 0/4, ci siamo rimessi in linea di galleggiamento, vincendo 3 delle ultime 5 partite, una delle quali addirittura in trasferta: sette giorni fa a Pavia”.
Squadra abbastanza giovane e tutta da scoprire la sua.
“Al fianco di un quartetto di “espertoni” scafati come Albertini (in foto a lato), Ceriani, Pavesi e Vanoli, assolutamente indispensabili per affrontare un campionato duro come la serie D, abbiamo aggiunto giocatori interessanti come i legnanesi Pensotti (play, classe ’93) e Rossi (guardia ’92), l’ex-Castronno Pugni (ala ’92) altri ragazzi (Corio, Pizzi) che pian piano troveranno spazio. La “chimica” adesso inizia a funzionare anche se, purtroppo, i problemi di lavoro costringono Ceriani, giocatore determinante, ad allenarsi una settimana sì e una no. Ad ogni modo la speranza, che è quasi una certezza,  è quella di risalire le posizioni di classifica per attestarci, come pensiamo di meritare, nella fascia di squadra che stazionano al centro”.

Massimo Turconi