Un centro tutto casa e chiesa.
Ecco Bryant Dunston, uno degli acquisti più interessanti dell’importante sessione estiva della Pallacanestro Varese.
Fisico imponente, ma dotato di buona agilità, sa offrire una presenza costante a livello difensivo, a suo dire, ma sa anche lavorare sotto canestro in attacco, mettendo a disposizione i suoi 203 centimetri per il bene della squadra.
“Nonostante avessi qualche offerta a disposizione -racconta il pivot che ha scelto il numero 42 in onore del suo idolo Jackie Robinson, leggenda del baseball- Sono stato attratto fin da subito dal progetto di Varese e che Vitucci aveva nei miei confronti. Sono state le sue parole a convincermi ad accettare il passaggio in biancorosso. Un altro elemento in favore della Cimberio è stato anche la presenza di Mike Green; sapevo che sarebbe stato il play della squadra e io, avendo già giocato con lui, volevo ripetere l’esperienza insieme”.
Apparentemente tranquillo, si è già ben inserito nello spogliatoio dove già ribollono forti e ben definite personalità anche se “siamo già riusciti ad incastrarci per bene. Sono molto religioso -confida- di culto battista, e credo sia una cosa molto importante. Conservo gelosamente un braccialetto dove c’è scritto ‘Passionate about Christ’ acquistato quest’estate in una chiesa di New York dove mi sono recato a pregare con mia madre”.
Infine, un pensiero sui tifosi: “Sono stato per qualche mese a Salonicco, e lì il tifo è molto caldo; nonostante tutto, non ho mai visto vedere così tanti tifosi ad un raduno della squadra come è successo qua a Varese. Non vedo l’ora di cominciare. Sono curioso di vedere in occasione della partita”.
Tifosi avvisati…

m.g.(marco@varesesport.com)