Il suo nome è Moris, all’anagrafe si sarebbe dovuto chiamare Maurice, tutti lo conoscono come Il Carro: si tratta del difensore biancorosso Carrozzieri, centrale classe 1980 che il prossimo 16 novembre compirà 32 anni.
La tua stagione è iniziata in salita. Reduce da un infortunio sei tornato a disposizione a campionato avviato, i tempi di recupero sono stati veloci. Qual è attualmente la tua condizione fisica?
“Con lo staff abbiamo deciso di accelerare i tempi per rientrare in campo prima possibile ed è andato tutto bene. Ho iniziato dai 30’ giocati a Modena e poi è stato un crescendo. Non sono ancora al top, ma sono vicino alla condizione ideale. Più gioco e più mi sento meglio”.
Cosa ti va di raccontare della tua carriera?
“Ho iniziato nelle giovanili del mio paese, Giulianova, e poi ho conosciuto Castori a Castel di Sangro, ricordo con piacere gli anni passati al Bari, prima nella Primavera e poi in prima squadra”.
Carriera un po’ movimentata a causa delle squalifiche che ti hanno visto protagonista…
“Non mi va di parlarne. Dico solo che è stato difficile stare lontano dal campo”.
Torniamo al presente, sei soddisfatto delle tue prestazioni personali finora?
“Direi di sì anche se preferisco pensare alla squadra e ai risultati. Veniamo da due sconfitte e dobbiamo recuperare subito”.
Cosa è mancato nelle ultime due gare?
“La sconfitta di Cesena è dipesa da episodi. Sull’1-0 potevamo anche recuperarla, purtroppo abbiamo pagato i nostri errori a caro prezzo e la stessa cosa è successa contro il Verona”.
Che gruppo è il Varese?
“È un bel gruppo perché siamo tutti bravi ragazzi. Non c’è gente montata o con i grilli in testa. Siamo ragazzi semplici con tanta voglia di impegnarci tutti i giorni. Siamo affiatati e tutti a disposizione di tutti. Siamo partiti bene e sono sicuro che ci riprenderemo presto da questo momento no”.
In difesa ti trovi meglio con Troest o con Rea?
“Non ho un preferito e soprattutto non mi sento un titolare inamovibile. Siamo tre validi centrali tutti sullo stesso livello e ci giochiamo il posto ogni partita. Poi è il mister che fa le sue scelte, è meglio essere sempre sul filo del rasoio per impegnarsi al massimo”.
Dal punto di vista tattico quali sono i punti di forza della squadra?
“Ci sono giocatori con caratteristiche ottime che Castori sa valorizzare al meglio con il 4-4-2. Neto Pereira è secondo me l’arma in più del Varese perché ha caratteristiche uniche, la sua assenza è pesata nelle ultime gare e anche gli acciacchi di Ebagua non hanno aiutato. Con il gruppo al completo possiamo fare molto bene”.
Cosa ci dici del tecnico Castori?
“Lo conosco da quindici anni. È un allenatore di carisma, ma prima di tutto è un grande uomo. Dice sempre quello che pensa senza rancori; di persone vere come lui ce ne sono poche. Inoltre si fa voler bene da tutti. Dobbiamo assolutamente fidarci di lui e dei suoi consigli perché può guidarci e portarci lontano. Ha allenato dalla prima categoria alla Serie B vincendo una lunga serie di campionati, sa bene quello che fa”.
Hai detto che può portarvi lontano, dove?
“Dove può arrivare il Varese non lo so, dipende tutto da noi. Il nostro obbiettivo deve essere quello di battere ogni avversario partita dopo partita”.
Come ti trovi in città e con i tifosi?
“Qui sto veramente bene. È una città tranquilla con tifosi splendidi e gente semplice”.
La prossima sfida è con l’Empoli e tu sei squalificato..
“Purtroppo ci saranno tante assenze. Oltre alla mia anche quelle degli squalificati Martinetti e Rea. Sarà difficile, ma dobbiamo vincerla a tutti i costi”.
In chiusura, cosa farà Carrozzieri da grande?
“Ancora non ci penso. Ho voglia di giocare, sto bene e penso a togliermi soddisfazioni con il Varese. Possiamo andare lontano”.
Elisa Cascioli