A Casorate, un paio di mesi dopo aver messo in archivio una stagione “clamorosa”, si riparte quasi da zero: squadra che, rispetto alla stagione scorsa, è stata rivoltata come un guanto. Tantissimi i volti nuovi a cominciare dalla panchina affidata a Dario Frasisti, 44 anni, alla prima esperienza tecnica di rilievo dopo una carriera ultraventennale spesa con onori e vittorie, in tutte le categorie delle minori.
“Una chiamata decisamente inattesa perché, dopo aver chiuso in modo altrettanto inatteso la mia avventura da giocatore, pensavo di iniziare l’attività da coach con un classico periodo di apprendistato. Invece, le situazioni venutesi a creare a Casorate – Pomelari a San Giorgio e Mazzetti a Legnano -, hanno fatto sì che un vecchio amico come Alberto Grassi (g.m. di Casorate ndr) girasse proprio al sottoscritto la proposta di guidare il gruppo”
Casorate in fondo non sbaglia visto che piazza sul legno un tecnico già pluricampione d’Italia…
“In effetti ho guidato la formazione del CUS Milano alla conquista di tre scudetti su otto finali disputate, ma so benissimo che la C2 sarà un campionato duro, con tanti allenatori esperti, molto preparati e squadre di alto livello”.
Tra queste, immagino, ci sarà anche la tua…
“L’idea è quella di cercare di riproporsi verso l’alto anche se tutti, dal presidente Sartori all’ultimo dei tifosi, sono consapevoli che sarà davvero difficile ripetere il “miracoloso” 2012. Però, le ambizioni non possono e non devono mai venir meno e, anzi, dovranno funzionare da forte stimolo per tutto l’ambiente spingendoci a superare i nostri limiti. Del resto, al quintetto nuovo di zecca- Bolla, Kakad, Werlich, Bisognin e Susnjar -, le motivazioni non mancheranno di sicuro. Le stesse che dovranno alimentare i “vecchi” Mancini, Bordignon, Anzini e il giovane Bosello. Le stesse, infine, che terranno sempre acceso il mio “motore” e quello di Grassi perché questa squadra rappresenta una nostra sfida e – conclude fiducioso Frasisti -, soprattutto una scommessa che vogliamo vincere. A tutti i costi”.

Massimo Turconi