Il Varese rialza la testa, e dopo otto giornate di astinenza, ritrova la vittoria nella partita forse più complicata considerando il campo, martoriato dalla fitta pioggia per l’intero arco della gara, e il blasone degli avversari. Quaranta minuti: tanti sono bastati ai biancorossi per liquidare il Padova grazie al 3 a 0 firmato dalle reti di un sublime Neto Pereira, autore di una doppietta, e Martinetti. Biancoscudati, mai in partita.

“Il miglior Varese dell’anno -esordisce Castori- Non avevo dubbi sulla risposta che miei ragazzi hanno dato. Abbiamo fatto un gran primo tempo, aggredendo, stando corti, giocando su ogni pallone con intensità e costanza. Nella ripresa invece abbiamo gestito bene senza mai chiuderci. Sono contento di aver ritrovato la mia squadra di uomini veri; siamo tornati”.
Un segnale importante per la piazza: “Non ho mai avuto paura per quel che riguarda la mia condizione. C’è stata una risposta chiara dal gruppo; abbiamo dimostrato di essere uniti sia nel bene che nel male. Sono queste le cose che ci fanno crescere. Ora ci godiamo il nostro quinto posto in un campionato più equilibrato che mai dove i pareggi ti fanno galleggiare, ma le vittorie ti fanno salire subito”.
Neto eccellente nel giorno dell’assenza di Ebagua: “Non ho mai pianto le assenze. Chi non c’è viene sostituito. Punto. A Reggio ho dato un segnale importante alla squadra mettendo i giovani, e la squadra ha risposto alla grande. Oggi la scelta di Fiamozzi (uscito poi per infortunio, ndr) al posto di Pucino è stata fatta in questo senso”.
Martinetti? “Un grande giocatore. Non mi stupisce la sua magnifica prestazione; deve credere di più in se stesso. Sono felice di averlo ritrovato. Continui così”.

“Ho fatto una buona gara -conferma Martinetti, autore della terza rete- anche se l’importante è aver vinto, non la mia prestazione. Ora pensiamo subito al prossimo incontro. La chiave della vittoria? Aver aggredito su ogni pallone, senza aver atteso. In B se non metti in campo queste caratteristiche, perdi.”
Vittoria dopo un periodo negativo. “Nel calcio i periodi no succedono, anche se oggi abbiamo tirato fuori quello che fino ad oggi ci era mancato”.

Giornata tranquilla per Angelo Rea, che non ha dovuto faticare per contenere gli sterili attacchi dei biancoscudati:
Partita perfetta; non vincevamo da tanto tempo ed era arrivata l’ora. Ci sono stati buoni movimenti dei reparti, siamo stati in sintonia dal primo all’ultimo minuto. Negli spogliatoio ci eravamo confrontati ed eravamo arrivati alla conclusione che oggi doveva essere la partita della svolta. Forse ci è andato tutto bene, però dalla prossima gara dobbiamo sempre mettere in campo questa grinta”.

Deluso il tecnico del Padova Fulvio Pea:
“Non c’è niente da commentare visto che siamo scesi in campo dal primo minuto senza testa. Cataloghiamo questa giornata e voltiamo subito pagina. L’ uno-due di Neto ci ha tagliato le gambe, in più abbiamo fatto molti errori. Sapevamo che il Varese era una squadra forte fisicamente e per questo le condizioni del campo, sotto un certo punto di vista, hanno favorito più loro; noi però non abbiamo fatto niente. Tanto merito ai ragazzi di Castori comunque, che sono partiti forte fin dal primo minuto. Mi aspettavo un Varese così motivato, ma non un Padova così nullo. L’assenza di Farìas? Ininfluente”.

Marco Gandini