CECCO: caro Beppe, corsi e ricorsi…
BEPPE: Giambattista Vico è sempre d’attualità… Ma a che cosa ti riferisci in particolare?
CECCO: al fatto che la Cimberio è in testa al campionato dopo quattro giornate e l’ultima volta una cosa del genere era accaduta nel 1999, quando i Roosters vinsero lo scudetto della Stella…
BEPPE: ahi ahi ahi, temo che Vico si stia leggermente agitando nella tomba…
CECCO: la mia era semplicemente una annotazione statistica, mica volevo dire che la Cimberio vincerà lo scudetto…
BEPPE: meno male… Scherzi a parte, sono felicissimo per come stanno andando le cose.
CECCO: ci hai messo un pochino prima di “inquadrare” la Cimberio ma devo dire che poi hai avuto ragione. In particolare su Dunston, quando hai detto il mese scorso “habemus pivot”…
BEPPE: come ben sai, non ho visto a lungo la Cimberio, dunque non potevo e non volevo sparare giudizi a vanvera, fidandomi solo di un paio di sentito dire e di ciò che leggevo. Bisogna provare, cioè vedere, per credere, come diceva quella simpatica buonanima di Angeli…
CECCO: a Bologna però Dunston, a parte un paio di guizzi comunque decisivi nell’ultimo quarto, non ha proprio brillato…
BEPPE: bisogna intendersi. Domanda: dove ha giocato Dunston prima di venire a Varese?
CECCO: mi pare in Grecia, in Israele ma anche in Corea, suppongo del Sud.
BEPPE: lo suppongo anch’io, perchè non credo che con la fame si riesca a giocare a basket e non credo che con i chiari di luna che ci sono nella Corea del Nord ci siano soldi da dare a giocatori americani di basket. In ogni caso, uno che ha giocato in Corea e in Israele non può essere un fenomeno, tanto più alla venerabile età di 26 anni, come abbiamo credo giustamente detto in passato. Però…
CECCO: ecco, mi piacciono i tuoi “però”…
BEPPE: però anche uno che non è un fenomeno può fare la sua bella figura e, in particolare, il contesto in cui viene inserito può giocare un ruolo determinante.
CECCO: insomma, un asino non sarà mai un cavallo, però può fare la sua bella figura anche tra i cavalli…
BEPPE: forse c’è qualche forzatura in questo paragone, anche perchè non vedo tantissimi cavalli di razza nel campionato di basket. Però il concetto è quello. E credo che la cosa non valga solo per Dunston.
CECCO: in che senso?
BEPPE: ne abbiamo già parlato, non so se nell’ultimo colloquio o in precedenza: ricordi la famosa “chimica”? Ecco, la mia impressione è che in questa squadra si sia creata, per una somma di circostanze a cui anche la fortuna non è estranea, una giusta chimica. E vuoi sapere che cosa me lo fa credere?
CECCO: sentiamo…
BEPPE: sono andato ad assistere a un paio di allenamenti e ho visto il clima giusto, ma proprio giusto. Gente che ride e scherza, che si dà una mano ma che quando è il momento di sudare lo fa con grande impegno. E poi ho saputo, ad esempio, che dopo la vittoria contro Siena tutta la squadra, con mogli e fidanzate dei giocatori, ha cenato insieme. Non è che cenare insieme dopo le partite faccia vincere di più, altrimenti lo farebbero tutti, però aiuta, ti dico che aiuta…
CECCO: Cimberio divertente ma vietata ai deboli di cuore, come dice sempre un mio amico…
BEPPE: bisogna vedere quali sono le aspettative. Se si spera di vincere lo scudetto, forse le aspettative sono sbagliate. Se si pensa di divertirsi e magari anche di soffrire un po’ alle partite, allora la scelta di seguire la Cimberio può essere azzeccata.
CECCO: avanti Cantù…
BEPPE: a Bologna ho visto un paio di cose che non mi sono affatto piaciute. La prima è l’atteggiamento di Talts, che magari non sarà troppo gratificato dal ruolo di tappabuchi e che magari, come dice Vescovi, è fuori condizione dopo l’esperienza con la sua Nazionale, ma che deve fare il professionista fino in fondo; da lui ci si può attendere molto di più perchè l’anno scorso ha dato molto di più. E la seconda cosa che non mi è piaciuta è stata la difesa della Cimberio nella seconda metà della partita: ogni penetrazione dei bolognesi valeva due punti e Bologna ha giocato solo così, appunto in penetrazione. O Vitucci ha rimediato in settimana, o con Cantù, che è più forte di Bologna, la vedo grigia… Anche perchè i filmati girano e puoi scommettere che lunedì Cantù giocherà a lungo a zona in difesa e giocherà in penetrazione in attacco. Proprio come ha fatto Bologna quando è passata da meno 19 a meno 3…
CECCO: a proposito, con Cantù, come era già successo con Siena e come succederà con Milano, si gioca di lunedì e la cosa a me (e non soltanto a me) non piace…
BEPPE: in effetti, mettendomi nei panni dei tifosi, molti dei quali detestano anche l’anticipo al sabato (pomeriggio o sera che sia), non posso dare torto a chi contesta. In particolare agli abbonati, che hanno preso l’impegno senza sapere che tre partite casalinghe sui sedici (guarda caso, le più interessanti, visto che sono quelle contro le tre squadre impegnate nell’Eurolega) si sarebbero giocate in un giorno mai praticato in precedenza. Però la scelta è stata obbligata nel momento in cui la Federazione internazionale ha deciso di far giocare l’Eurolega il giovedì e il venerdì per sottrarla alla concorrenza della Champions League, che si gioca il martedì e il mercoledì. Se vuoi, la consideriamo una scorrettezza nei confronti dei tifosi, e in particolare degli abbonati, ma ormai si bada esclusivamente al business e allora i passaggi televisivi diventano fondamentali e vanno tutelati al massimo, specialmente da soggetti non nerboruti come sono quelli del basket, che di fronte a sua maestà il calcio praticamente scompaiono. E’ lo sport business, bellezza…
CECCO: siamo vicini al congedo e non abbiamo neppure parlato del Varese…
BEPPE: però non ci siamo con i tempi della nostra chiacchierata…
CECCO: avevi detto che avremmo commentato la vicenda Armstrong, che oltretutto in settimana si è arricchita pure della spoliazione delle vittorie al Tour de France…
BEPPE: il problema è che con le nostre chiacchiere arriviamo sempre “lunghi”… Comunque, se vuoi il mio parere, dico che Armstrong non era di sicuro l’unico a doparsi. E basta vedere chi è arrivato dietro di lui al Tour negli anni dei suoi successi: tutti hanno avuto problemi e sono stati inquisiti o addirittura squalificati. E allora?
CECCO: e allora?
BEPPE: e allora io avrei lasciato tutto così, in fondo prove provate non ce ne sono mai state, perchè Armstrong non è mai stato “pizzicato” ai controlli antidoping. Una sentenza rivoluzionaria perchè, mi pare di capire, l’americano è stato inchiodato da testimonianze e non da prove. E con questo…
CECCO: e con questo… alla prossima?
BEPPE: naturale, alla prossima!

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