E’ stato David Veilleux a tagliare per primo il traguardo della 92^ Tre Valli Varesine. Il corridore canadese, in forze al Team Europcar, si è goduto la passerella di un lungolago di Luino gremito di pubblico nonostante il caldo afoso che ha accompagnato gli atleti durante tutta la giornata. Anche quest’anno la gara organizzata dalla Società Ciclistica Alfredo Binda non ha deluso le aspettative: presentatasi come la corsa più impegnativa del Trittico Regione Lombardia, la Tre Valli ha visto a poco a poco assottigliarsi il numero di partecipanti dai 118 partenti di Campione d’Italia ai 31 che hanno portato a termine i 198 km del tracciato.
Ai più suonerà sconosciuto il nome del vincitore ma questo ventiquattrenne, ex biker passato all’attività su strada, ha al suo attivo sette titoli di campione canadese, ha già vinto la settimana scorsa in Francia, e anche nel 2012 il prologo del Giro dell’Alsazia. Un periodo di grande forma per lui che oggi non solo ha vinto una corsa ma si è anche aggiudicato il brillante premio dedicato all’atleta che meglio si è comportato nelle gare del Trittico Regione Lombardia.
La giornata si apre a Campione d’Italia dove, all’ombra del Casinò, la bandiera a scacchi nelle mani del vice sindaco Mariano Zanotta da il via ufficiale alla classica per eccellenza della nostra provincia.
Il primo attacco di giornata non si fa attendere: dopo 5 chilometri dal via gli atleti Laganà (Utensilnord) e Duchesne (Spidertech) tentano la fuga. Subito ripresi, il gruppo prende un’andatura molto sostenuta con continui scatti e contro scatti. Riescono “a fare il vuoto” quattro uomini: Ermeti Giairo (Androni), Donati Alessandro (Acqua & Sapone), Federico Rocchetti (Utensilnord) e De Ketele Kenny (Topsport). A questi si uniscono Valencia Juan Pablo (Colombia) e Anderson Ryan (Spidertech) ma, a distanza di qualche chilometro, l’unico a rimanere in testa solitario è Ermeti. Al passaggio dalla dogana di Porto Ceresio il gruppo sfila di nuovo tutto compatto; ma bastano pochi chilometri per dar vita ad un nuovo attacco, che si delineerà come la fuga più importante della gara. Questa volta ci provano Chiarini, De Marchi e Serpa (Androni), Visconti, Herrada Lopez (Movistar), Voeckler e Reza (Europcar), Malori, Stortoni, Buts (Lampre – ISD), Duarte, Laverde, Romero (Colombia), Brambilla (Colnago), Rabottini e Failli (Farnese), Garzelli, Reda (Acqua & Sapone), Bailetti (Utensilnord), Amorison (Lanbouwkrediet), Neirynck e Van Hecke (Topsport), Van Dijk (Accent), Jiang (Champion System), Dodi e Palini (Team Idea). Il primo a tagliare il traguardo volante posto in via Sacco davanti a Palazzo Estense è il padrone di casa per eccellenza Stefano Garzelli; il gruppo insegue con quasi un minuto e mezzo, che rimane il vantaggio maggiore conquistato dai fuggitivi. Siamo su una media forsennata di 43 km/h e il gruppo si ricompatta, ma ci pensa Matteo Rabottini (Farnse Selel Italia), che si ricorda per la fantastica impresa nella 15^ tappa del Giro di quest’anno da Busto Arsizio a Pian dei Resinelli, a movimentare ancora una volta la corsa. Fabio Felline e Angel Madrazo lo inseguono e, dopo qualche chilometro, riescono ad agganciarlo. Al GPM di Alpe Tedesco transitano nell’ordine Rabottini (Farnese), Felline (Androni) e Madrazo (Movistar), il gruppo principale a 1’05”, il secondo gruppo scollina a 1’40”. Il terzetto riceve la visita di Veilleux a Porto Ceresio, poi il gruppo di testa si infoltisce, ma al primo passaggio sotto lo striscione d’arrivo il gruppo è preceduto da Valencia e Frapporti. Scatta Valencia (Colombia Coldportes) che guida il primo dei quattro giri finali. A tre giri dall’arrivo è tutto da rifare e la corsa è ancora aperta. Dodi, Visconti, Pellizotti, Felline, Voeckler, Wackermann, Pozzovivo, Garzelli, Balletti, Di Luca e Palini si mettono in luce sulla salita verso Dumenza e fanno l’andatura. A 17 chilometri dal traguardo c’è l’attacco decisivo di David Veilleux: in pochi chilometri il suo vantaggio arriva a raggiungere i 50”.
Dietro prova Visconti a inseguire, ma una caduta negli ultimi chilometri mette fine ai suoi sogni di gloria.
Non c’è più niente da fare: il canadese macina l’ultima fase della gara come fosse una cronometro e conclude con un vantaggio di 1’ e 6” su Andrea Palini (Team Idea) e Danilo Di Luca (Acqua & Sapone).
“La mia non è stata assolutamente un’azione premeditata – afferma il vincitore – : nel penultimo giro del circuito di Luino ero in coda ad un gruppetto e ho aspettato il momento giusto; quando c’è stato un rallentamento ho capito che era il momento opportuno per partire perché sapevo che non avrei potuto stare dietro a Visconti e Voeckler, nelle salite finale, loro che sono degli scalatori puri. Negli ultimi chilometri ho fatto una sorta di cronometro. Sapevo che avrei potuto sorprenderli perché, non essendo molto conosciuto, nessuno era interessato a curarmi. A dire la verità quando sono scattato pensavo di andare all’inseguimento di un gruppetto e solo in cima alla salita dell’ultimo giro, quando ho visto arrivare l’ammiraglia del mio team, ho capito di essere io da solo davanti a tutti. Affrontando l’ultima discesa ho rischiato di buttare via tutto: avevo già notato che in Italia a volte, al termine di una discesa, ci si ritrova con una curva a gomito da affrontare; per fortuna ho avuto la prontezza di riflessi di rallentare e sono stato fortunato a non cadere”.
Sul palco delle premiazioni, gremito di autorità, ha fatto la sua comparsa anche Francesco Reda che è stato premiato per il Trofeo Regio Insubrica.
Ordine di arrivo: 1 – David Veilleux (Team Europcar) km 198,4 in 4 ore 59′ e 34″ media 39,751 km/h; 2 – Andrea Palini (Team Idea); 3 – Danilo Di Luca (Acqua & Sapone); 4 – Francois Parisien (Spidertech); 5 – Luca Weckermann (Lampre ISD); 6 – Angel Madrazo (Movistar); 7 – Francesco Reda (Acqua & Sapone); 8 – Paolo Bailetti (Utensilnord); 9 – Thomas Voeckler (Team Europcar); 10 – Domenico Pozzovivo (Colnago Csf Inox); 11 – Mattia Cattaneo (Lampre); 12 – Giovanni Visconti (Movistar); 13 – Stefano Garzelli (Acqua & Sapone); 14 – Luca Mazzanti (Farnese Vini); 15 – Pierre Rolland (Team Europcar), 16 – Francesco Failli (Farnese Selle Italia), 17 – Luca Dodi (Team Idea), 18 – Sander Armee (Vlanderen), 19 – Alessandro Bisolti (Team Idea), 20 – Jarlinson Pantano (Colombia Coldeportes).
Annalisa Gianoli
(foto Benati)