All’indomani della gara casalinga contro il Pontisola, a Varese tiene banco il “caso” Ebagua. Ricapitoliamo la vicenda. Il giocatore, dopo essere approdato lo scorso anno al Torino e successivamente al Catania, non è ben voluto dalla Curva Nord, alla quale non sono piaciute alcune dichiarazioni del nigeriano proprio sulla tifoseria del Varese. Al suo ritorno quest’estate in maglia biancorossa, i granata infatti non hanno esercitato il diritto di riscatto, sono cominciati i primi mugugni e ieri, in occasione della prima partita ufficiale dei ragazzi di Castori, si è arrivati alla vera e propria contestazione.
Durante il primo tempo il numero 21 del Varese, dopo essere stato ripetutamente contestato, ha reagito con un gestaccio nei confronti degli ultras posizionati nella curva Nord; i supporters biancorossi, per tutta risposta hanno continuato con gli insulti arrivando anche a fare cori razzisti (non fraintendibili). Dopo il gol del pareggio, il nigeriano si è sfogato andando sotto la Curva ed esternando tutta la sua rabbia nei confronti di coloro che per tutta la gara l’avevano fischiato ed insultato; questo gesto ha fatto ulteriormente infuriare gli Ultras che hanno ritirato gli striscioni, abbandonato gli spalti e proseguito la protesta fuori dallo stadio, in un clima surreale. Va sottolineato che, a parte lo spicchio di curva, tutto il resto del pubblico presente alla partita si è dissociato schierandosi dalla parte di Ebagua.
Nella giornata di oggi è arrivata, puntuale, la presa di posizione della società tramite le parole del patron Rosati: “Premesso che il gesto di Ebagua è da condannare e nella opportuna sede prenderemo i giusti provvedimenti, mi sento di sostenere il ragazzo che ha reagito a cori ripetuti e discriminanti per lui e per la sua razza. Voglio anche segnalare, a tal proposito, che la società A.S. Varese 1910 verrà multata per queste gesta. Ebagua è un patrimonio del Varese e come tale va tutelato da noi, in primis, ma anche da tutta la tifoseria biancorossa che deve sostenere i giocatori che in campo sudano per onorare la maglia. Tengo anche a precisare che la contestazione è arrivata solo dallo spicchio degli ultras della curva nord e che tutto il resto dello stadio si è immaditamente dissociato sostenendo e inneggiando Ebagua. Spero di non dover più assistere a tali episodi anche perchè ritengo che in una sitiuazione come questa non ci sia nessun vincitore ma ben tre sconfitti: i tifosi, Ebagua e lo sport”.
Il giorno dopo, a mente fredda, sono arrivate anche le scuse della punta biancorossa: “Ho sbagliato, e mi scuso con tutto il pubblico del F.Ossola presente allo stadio e con tutta la cittadina di Varese”.

Marco Gandini