Un campionato di Serie B è lungo, lunghissimo. Le partite sono addirittura 42, ma, per quasi tutti i giocatori, ce n'è una che è sempre la più importante. Per Fabrizio Cacciatore, ovviamente, sarebbe stata quella di venerdì con la Sampdoria, ma non ci sarà causa squalifica.
Quanto ti pesa non poter essere in campo a Marassi?
“Tanto, tantissimo. Avrei voluto giocare per dimostrare ai dirigenti della Samp tutto il mio valore. Quest'estate non sono stati troppo carini nel non tenermi per disputare con loro il campionato di B. Ma evidentemente non hanno avuto fiducia in me e nelle mie potenzialità”.
E così sei approdato al Varese. Qual è il bilancio di questa prima metà di stagione?
“Direi più che positivo. Ho giocato tanto ed è quello che più mi premeva, dato che venivo da un'annata in cui il campo l'ho visto molto poco. Posso affermare di aver fatto la scelta giusta”.
Ti aspettavi un campionato del genere?
“Sinceramente ero un po' scettico, considerato che, dopo la stagione scorsa, sarebbe stato molto difficile ripetersi, però sono contento di essermi sbagliato. Dobbiamo continuare con questo ritmo”.
Per raggiungere la salvezza o per ambire a qualcosa in più?
“Sempre prima la salvezza. Una volta raggiunta, penseremo al resto”.
Il Varese viaggia a gonfie vele, la Sampdoria un po' meno. Hai una spiegazione?
“Credo che il 2011 sia stato un anno orribile per loro. Finché c'ero io stavamo disputando un campionato tranquillo, in posizione medio-alta in classifica. Poi sono andati via Cassano e Pazzini e dunque è venuta a mancare la fiducia. E ritrovarsi a lottare nelle retrovie, per giocatori non abituati, è difficilissimo. La retrocessione l'ha dimostrato. Per quanto riguarda questa stagione penso che valga la stessa cosa: hanno una rosa fortissima, ma non sono giocatori abituati e preparati per giocare in serie B”.
E allora venerdì sarà una passeggiata per il Varese.
“No! Anzi, credo che loro vogliano dare una svolta alla loro stagione. E vogliono tornare a vincere davanti al loro fantastico pubblico. Non saranno sicuramente la Sampdoria vista sinora”.
Impatto Marassi: il Varese saprà attutirlo?
“Giocare in quello stadio è bellissimo. Hai la gente che ti sta davvero vicino e ti offre delle emozioni uniche. Per questo il Varese non dovrà farsi intimidire, ma al contrario caricarsi sfruttando un ambiente così”.
Capitolo calciomercato. Immagina di essere Milanese, pensi che il Varese abbia bisogno di rinforzi?
“Questo compito spetta a lui e alla società, io non ne voglio sapere. (Sorride, ndr). Penso che se questa rosa è dove sta in classifica ora non credo che abbia bisogno di tanti rinforzi. I risultati parlano chiaro”.
E queste voci che vogliono l'arrivo di un terzino ti stimolano o ti spaventano?
“Io sono serenissimo. E' chiaro che se dovesse arrivare qualcuno mi stimolerebbe maggiormente a fare il meglio. La concorrenza aiuta, ma io penso che siamo già a posto così”.
A proposito di concorrenza, come vivi quella con Pucino sulla corsia di destra?
“Bene, con Raffaele ho un buon rapporto. Penso che assieme a De Luca sia uno dei migliori giovani e quindi se merita di giocare è giusto che il mister lo metta in campo”.
Per concludere: un desiderio per questo nuovo anno che è appena iniziato?
“Nell'ambito lavorativo il mio desiderio è quello di proseguire così, in questo modo, il campionato che abbiamo iniziato. E a livello personale sarà un anno importante e felice perché a fine agosto nascerà il mio secondo bimbo, o bimba, ancora non si sa”.