Filipe Gomes è alla sua seconda stagione in biancorosso. Un inizio un po’ sfortunato, il suo, visto l’infortunio che lo costringerà a saltare anche la sfida di Padova.
Per prima cosa: come stai fisicamente?
“Purtroppo non benissimo perché ho subito un riacutizzarsi del fastidio al flessore e dovrò stare fermo per una settimana. Tornerò a lavorare all’inizio della prossima settimana e spero di essere arruolabile per la prossima trasferta a Livorno”.
Dal punto di vista degli infortuni non è stato fortunatissimo per te questo inizio di stagione?
“Direi proprio di no, in questo momento purtroppo ho avuto una ricaduta. Mi dispiace perché pensavo di essere pronto, ma non lo ero”.
È vero che in passato hai pensato di smettere di giocare?
“Dopo alcuni problemi fisici ho pensato di smettere, me lo avevano anche consigliato, ma poi ci ho ripensato perché quello che voglio è giocare e non so fare altro”.
Parliamo del Varese e di questa vittoria con non arriva da tanto…
“È vero che la vittoria non arriva da tanto, ma non perdiamo neanche da tanto. Abbiamo fatto quattro risultati positivi consecutivi. Dobbiamo anche guardare il bicchiere mezzo pieno perché altrimenti rischiamo di farci del male da soli. Sappiamo che dobbiamo lavorare per migliorare, ma non dobbiamo essere catastrofici. Siamo in difficoltà solo dal punto di vista dei risultati, dobbiamo far meglio tutti. Non siamo affatto depressi, siamo carichi e vogliosi di tornare a vincere. Ne siamo consapevoli”.
L’obbiettivo della squadra è sempre stato quello di mantenere la categoria, l’attuale posizione in classifica è a un punto dai playoff, perché c’è comunque dello scontento attorno alla squadra?
“Fondamentalmente perché la gente si è abituata bene visti i risultati degli ultimi anni. È normale che i tifosi vogliano vincere sempre. Anche noi lo vorremmo, però la classifica dice che siamo ad un solo punto dai playoff. Quindi non è da buttare via quello che abbiamo fatto, anzi stiamo andando bene”.
Cose vuoi dire ai tifosi anche dopo la maglia restituita a Grillo?
“I tifosi sono liberi di fare e pensare quello che vogliono. Fanno bene ad esprimere lo scontento. Il gesto nei confronti di Grillo non dico né che è sbagliato né che è giusto. Credo che in questo momento debbano essere comprensivi e darci il sostegno di cui abbiamo bisogno. Finora ci hanno sostenuto durante tutta la partita”.
Dove secondo te deve migliorare la squadra?
“Sia a livello che di gioco che di personalità. Ognuno di noi deve assumersi le sue responsabilità e mettere in campo sempre quella cattiveria, voglia e determinazione in più”.
Per te è il secondo anno qui a Varese, il campionato quest’anno è molto più equilibrato…
“Lo scorso anno c’erano sei squadre davanti a tutte le altre. Noi siamo state la sorpresa. Quest’anno ce ne sono due con una marcia in più che possono puntare alla promozione diretta e tutte le altre possono invece giocarsela. Faccio ancora fatica a dire che potrà arrivare ai playoff e chi no. È troppo presto per dirlo”.
Lo scorso anno avevi alla guida prima Carbone e poi Maran, quest’anno Castori, che differenze hai riscontrato nel modo di lavorare?
“Ognuno ha un metodo e un approccio diverso. Con Carbone purtroppo i risultati non arrivavano, con Maran sono arrivati subito e abbiamo trovato la continuità. Con Castori abbiamo avuto subito dei risultati, stiamo lavorando bene per ricominciare la marcia”.
Cosa ti aspetti da questa stagione?
“Per prima cosa dobbiamo pensare alla salvezza e a raggiungerla prima possibile. Poi penseremo ad altro”.
Per il tuo futuro invece che cosa sogni?
“Penso solo a qua e a raggiungere gli obbiettivi del Varese. Ho ancora un altro anno di contratto con il Siena che devo rispettare, poi non so che succederà. So però che stare qui a Varese mi piace molto e sto bene”.
Ti aspettavi di trovare più spazio in campo?
“Sinceramente sì, me l’aspettavo. Purtroppo per una serie di motivi non ho potuto trovare la continuità. Spero di recuperare presto”.
Tu ha giocato anche in Serie A con la Roma, cosa hai provato lo scorso anno quando sei stato ad un passo dallo sfiorarla con il Varese?
“Innanzi tutto devo dire che arrivarci è un conto, conquistarla è un’altra cosa che sicuramente ha un sapore e un valore diverso. Mi capita di ripensarci sia alla finale con la Sampdoria sia all’annata che è stata intensa e molto bella. Però adesso è iniziato un nuovo capitolo e dobbiamo pensare ad altri risultati, non a quelli del passato”.
Guardando al presente, la squadra ha di fronte la partita contro il Padova…
“È una partita difficile su più fronti. Sia perché è una sfida sentita tra le due squadra per gli scontri del passato recente, sia perché tutte e due non vinciamo da un po’. Lo scorso anno la partita contro il Padova (terminata 3-0 per il Varese ndr) è stata la nostra svolta, speriamo che anche quest’anno sia così”.

Elisa Cascioli