Dopo 65 anni di inferno, trascorsi tra Serie C1, C2 e D, la Pro Vercelli, prossima avversaria del Varese, è ritornata in cadetteria, nonostante l’inizio di campionato non sia stato dei più esaltanti.
Dopo l’esordio vincente contro la Ternana, infatti, i piemontesi nelle restanti 14 partite hanno accumulato altre due sole vittorie, contro Ascoli e Spezia, due pareggi, Lanciano e Brescia, e ben dieci sconfitte, alcune più pesanti di altre.
Nel mezzo hanno vissuto l’esonero di un allenatore, l’ex biancorosso Maurizio Braghin, vero e proprio fautore della promozione in B, in favore dell’attuale e ben più esperto Giancarlo Camolese, e i problemi relativi al proprio stadio con il “Silvio Piola” che fino alla decima giornata non ha potuto ospitare i propri colori in seguito ai lavori di adeguamento dell’impianto per la serie cadetta.
“È una squadra che deve prendere ancora le misure con questa nuova serie -spiega Giancarlo Romairone, direttore generale dei “Bicciolani”- Sta subendo l’inesperienza dei giocatori che sono tutti tecnicamente validi ma ancora molto giovani. Sono convinto che non appena prenderanno le misure, potremo puntare al nostro obiettivo che è la salvezza”.
Quanto ha pesato l’aver disputato le prime gare casalinghe al “Leonardo Garilli” di Piacenza, distante da Vercelli quasi 150 chilometri?
“Tantissimo, ci ha limitato e ci ha fatto perdere l’entusiasmo. Non solo la squadra, ma anche la tifoseria ha sofferto questo disagio dovendo ogni sabato percorrere tanti chilometri per starci vicino. Sembrava di giocare sempre in trasferta purtroppo. I risultati purtroppo poi non hanno aiutato”.
La squadra ora sta passando un periodo abbastanza negativo. Come si esce da questo tunnel?
“Bisogna rimanere uniti e compatti. Con tanto lavoro si possono raggiungere i nostri traguardi. Abbiamo un allenatore esperto della categoria che saprà sicuramente mantenere alta la concentrazione nonostante il morale non sia molto alto”.
Sabato ci sarà l’esame Varese.
“I biancorossi sono una squadra fortissima e solida, ben allenata da un tecnico espertissimo. Sono dotati di forza e tecnica e sanno alternare i giocatori più esperti, che sono sempre una sicurezza, a giovani di grandi prospettive. È una classica squadra di categoria, che negli ultimi anni ha sempre fatto bene”.
Che partita ci aspetteremo?
“Da parte nostra speriamo di limitare i danni disputando quanto meno una buona gara. Pecchiamo di inesperienza e certe partite sono difficili da gestire. Nonostante tutto siamo in cerca della classica vittoria della svolta anche se non deve diventare una fissa. La nostra salvezza ce la dobbiamo costruire nel tempo -conclude Romairone- e il campionato è ancora lungo”.

Marco Gandini