Tante incognite in casa Busto Rugby che, dopo un inizio di stagione altalenante, sta via via trovando equilibri in campo e fuori che possono solo giovare all’ambiente. Settimana scorsa il consiglio di amministrazione ha votato le nuove cariche e il nuovo organigramma societario ha visto la presidenza affidata a Claudio Bartoli. La speranza è quella di avviare un progetto e un nuovo corso che miri ad ottenere risultati sportivi importanti e che faccia del settore giovanile il fiore all’occhiello del club. La zona d’ombra più triste però riguarda la mancanza di una struttura adeguata e di un campo dove disputare i match casalinghi. Punto di riferimento e primo timoniere rimane Giorgio Moro, responsabile dell’area tecnica.
Nonostante i problemi del campo venite da un ottimo successo con Parabiago…
“Si abbiamo giocato un ottima partita, ci siamo trovati come squadra, giocando sempre nella loro metà campo nonostante la condizione pessima del campo”.
Dopo la partita di Novara, comincerete a giocare sempre in trasferta perché sarete senza campo…
“Si saremo costretti a giocare molte partite, se non tutte fuori casa, stiamo chiedendo le inversioni a Verbania e agli amici di Borgomanero. Far giocare sul terreno di allenamento la seniores è impossibile. Sarà difficile, avevamo un accordo strutturale con Parabiago che ci avrebbe permesso di giocare sul loro terreno. L’amministrazione comunale però ha deciso di far cadere questo accordo, nonostante l’impegno di massima stipulato ad inizio stagione. Giocheremo molte partite fuori casa, sperando che qualcuno ci dia la possibilità di usufruire di un campo da gioco, ma non sarà semplice”.
Cosa si può fare per salvare e preservare il rugby a Busto?
“Quello che stiamo provando a fare, cioè facendo capire alle amministrazioni che ci sono duecento ragazzi che vengono ad allenarsi, che imparano il rispetto e valori sani. Sono numeri importanti raggiunti in poco tempo e questo cercheremo di sottolineare. Il rugby è importante per ciò che sa dare e non per ciò che riceve”.
Quest’anno sarai il direttore dell’area tecnica, quale sarà il tuo compito?
“Oltre ad allenare sarò responsabile tecnico degli allenatori. Cerchiamo di creare nuove figure che possano raggiungere buoni livelli. Luca Gussoni e Roberto Bettinelli sono due ragazzi che stanno crescendo. Ogni anno vorremmo creare un allenatore in grado di fare il corso di primo livello”.
Domenica si va a Novara, cosa ti aspetti?
“Sarà dura, saremo senza i fratelli Contarato, per infortunio, e senza Capponi, ciò significa senza la terza linea titolare. Contro Novara dovevamo lavorare molto proprio con questo reparto, ci proveremo, non sarà facile. L’anno scorso abbiamo vinto, mentre in casa abbiamo perso pesantemente. Cerchiamo di non spegnere il cervello, o almeno spegniamolo all’ottantacinquesimo dopo il fischio dell’arbitrio quando faremo il terzo tempo. A Novara sono molto bravi…”

Giuseppe Lippiello