Quello che si presenta in sala stampa è un Paolo Piazza visibilmente contrariato per quanto accaduto in campo per via, anche, dei fischi del duo arbitrale: “Ci sono diverse cose da dire su questa gara. La prima è che noi viviamo sui nervi, sulla pressione fisico-atletica, ma anche mentale in difesa e trovare un arbitro, quello esperto ammetto che è stato più che bravo, che ti castra completamente nel tuo tentativo di mettere pressione agli avversari ti demolisce psicologicamente – afferma Piazza – Noi siamo una squadra con pochi chili, pochi centimetri, poche rotazioni e dobbiamo mettere tutto sul piano della pressione quando siamo in difesa e questi fischi ci hanno penalizzato”.
Oltre ai grigi, c’é da dire che altre cose non hanno funzionato al meglio nell’Abc.
“Infatti, non mi nascondo certo dietro agli arbitri. Abbiamo avuto delle mani gelide dall’arco per tutta la partita. Lecco si è chiusa bene in difesa e ci ha fatto faticare a segnare. Ha raddoppiato i nostri playmaker facendoci far fatica a far circolare la palla. Eravamo anche condizionati dalle non perfette condizioni fisiche di Santambrogio che giovedì aveva 40 di febbre. Da lui nasce il nostro gioco e questo ci penalizzava. Se poi sommiamo che i nostri due giocatori più importanti offensivamente come Realini e Matteucci ne segnano 13 in due si capiscono le nostre difficoltà”.
Un bilancio dopo questo incipit della stagione?
“Sapevamo di avere sei gare difficilissime ad inizio stagione: siamo riusciti a vincerne due delle prime tre e ora ci aspetta un trittico difficilissimo. Sarebbe stato bello vincerne due in casa. Ci siamo giocati il raid di Torino, ma arriveranno anche le squadre alla nostra portata con cui giocarci il nostro campionato”.