L’ippica varesina non sta attraversando un periodo semplice, ma vista la panoramica a livello nazionale si possono contare comunque risultati importanti di fine stagione. In attesa del mese di marzo, con la ripartenza delle corse primaverili, è possibile fare un bilancio positivo di quella estiva da poco conclusa. All’Ippodromo “Le Bettole”, per tutta l’estate, sono affluite migliaia di persone di ogni età che, hanno affollato la struttura di Biumo, per godersi lo spettacolo e lasciar libero sfogo alle proprie emozioni. Curiosi ed appassionati si sono accalcati intorno alla staccionata per valutare, osservare e commentare cavalli e cavalieri; buona parte dei minuti spesi al tondino sono diventati concretezza per gli scommettitori. 
C’è stato chi ha scommesso per gioco, chi per provare un brivido e chi quasi per mestiere, ma il fil rouge che ha accomunato tutti è stata la passione: che sia durata un momento o tutta la sera, non ha avuto importanza, ma vedere negli occhi dei varesini lo scintillio di forti sensazioni è stato bellissimo.
Considerando la criticità del periodo, Varese dovrebbe concentrare le sue forze sullo sviluppo di tecnologie e professionisti di settore che possano accrescere la solidità della struttura e sensibilizzare le persone. L’importanza di uno spazio completo per l’allenamento è fondamentale per garantire alle società un’attività continuativa e di qualità. 
Si potrebbe valorizzare, ad esempio, quella già esistente a Caravate, con chilometri di pista immersi nel verde e dove le scuderie della Varesina hanno già trovato la giusta accoglienza.
Oggi, considerando la situazione, mantenere alto il livello di guardia non è semplice, per tutelare allevatori, sportivi e imprenditori del mondo dell’ippica, si ha la necessità di un più ampio respiro economico anche per aumentarne la visibilità. Questo è uno dei motivi per cui anche Varese ha partecipato alla manifestazione del 12 gennaio 2012 , unendosi alle numerose voci scese in piazza a Roma, nei pressi di Montecitorio, per far conoscere le proprie necessità. Si spera sempre in una crescita culturale e sportiva di attività, come quelle legate al mondo del cavallo, che vedono impiegate professionalità provenienti da rami e specializzazioni differenti: medici, veterinari, tecnici, psicologi, fantini, allevatori, groom, proprietari.
Varese ha potenzialità da vendere, i suoi purosangue, lo spirito per vincere, basta solo esprimere un desiderio e raccogliere tutta la volontà per realizzarlo.
Rossella Magnani

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