E’ arrivato in Italia a soli 12 anni e ha iniziato la sua carriera calcistica nelle giovanili dell’Atalanta. Moussa Kone, centrocampista ivoriano classe 1990 è giunto oggi a Varese da Bergamo con la formula del prestito secco nell’operazione che ha portato De Luca in maglia neroazzurra. Ha scelto il numero 29 ed è pronto ad esordire in biancorosso nella sfida di sabato.
Ci racconti il tuo arrivo in Italia?
“Sono qui da dieci anni, ma ogni estate torno in Costa d’Avorio dove vive ancora mia mamma. Mio papà e la sua compagna vivono invece a Bergamo. Non ho fatto fatica ad ambientarmi e ho iniziato a giocare nel settore giovanile dell’Atalanta”.
Il Varese ti ha inseguito a lungo…
“Questo per me è motivo d’orgoglio e spero di ripagare la fiducia. Ho parlato ieri sera con il presidente e il direttore sportivo e non voglio deluderli”.
L’Atalanta invece pensava di tenerti…
“Mi avevano promesso che sarei rimasto, ma poi, considerato anche l’arrivo di Biondini, ho preferito andare via. Tra le opzioni c’erano anche Ternana, Reggina, Sassuolo e Cesena, ma ho scelto Varese perché negli ultimi due anni ha fatto bene e perché voglio un’altra promozione”.
Sei reduce da una stagione straordinaria con il Pescara. Come l’hai vissuta?
“E’ stato un anno meraviglioso con un gruppo giovane in cui non credeva nessuno. Solo in pochi avrebbero scommesso su di noi. Il mister è stato bravo e consapevole della forza della squadra sin da subito”.
Il tuo rapporto con Zeman?
“Mi ha aiutato molto a crescere sotto l’aspetto tattico e mentale. Adesso voglio imparare cose nuove da mister Castori”.
Conoscevi già il tecnico del Varese?
“Non personalmente. Me ne hanno parlato Ferreira Pinto, che lo ha avuto come allenatore nel Cesena e nel Lanciano, e anche Bonaventura. Me lo hanno descritto come un vero e proprio personaggio, sempre carichissimo”.
Sei già pronto per scendere in campo sabato?
“Assolutamente sì. Spero che il mister mi dia fiducia. Sono pronto a fare bene”.

Elisa Cascioli