Siena-Varese. Ancora una volta un incrocio playoff. Dopo quello tragico del 2003-04 finito 3-0 per Siena con quasi 60 punti di scarto totale e quello più combattuto del 2002-03, ma pur sempre finito 3-0 per i toscani, la storia tra i biancoverdi e i biancorossi torna a scriversi di nuove, appassionanti pagine. In questa analisi semiseria, analizzeremo i motivi per cui Varese può vincere e quelli per i quali è condannata a soccombere.

Perché Varese può vincere questa serie.

  • Siena è alla fine di un ciclo. Con soltanto quattro giocatori di rotazione sotto i 32 anni, la Mps è fisiologicamente giunta al termine del suo cammino con questa squadra. L’obiettivo stagionale era l’Eurolega e non aver centrato nemmeno il biglietto aereo per Istanbul è, forse, lo smacco maggiore di questa annata. A ciò aggiungiamo la fatica di una stagione lunga e difficile per i senesi.
  • Infortuni. Tanti, troppi. Kaukenas è appena rientrato dall’infortunio al ginocchio, il grande Lavrinovic è perseguitato dalla sua schiena, Rakocevic e Thornton sono tra i box e la pista così come Moss. Tanti problemi fisici da sfruttare da parte di una Cimberio mediamente più sana e fresca della Mps.
  • Sconfitte. Siena non è abituata a perdere e quest’anno in campionato ha perso addirittura otto partite chiudendo con soli quattro punti in più della chiacchierata Milano. Aprire la serie col colpo a sorpresa in gara 1 potrebbe incrinare le sorti della sfida.
  • La gara di andata. Quel 79-74 ha detto che Varese può mettere in difficoltà Siena e se Kangur non avesse pestato la linea, forse ci sarebbero stati due punti in più in classifica, un settimo posto e l’incrocio con Milano.

Perché Varese non può vincere.

  • Siena è semplicemente la dominatrice dell’ultimo decennio. Una squadra dotata di una mentalità vincente impressa a fuoco nei propri giocatori da Pianigiani e che sa essere intensa per 40′ filati e che in gare a ritmo serrato come i playoff ci sguazza. Al contrario di una Varese che ha sempre accusato le gare a distanza ravvicinata.
  • La solidità sotto canestro. Andersen ha dimostrato di poter essere un rebus irrisolvibile per Varese, vedasi la gara di ritorno con 17 punti in 25′. Se poi gli aggiungiamo la classe di Lavrinovic, il lavoro sporco di Stonerook e la presenza di Ress – e dimentichiamo Michelori – si capisce che i lunghi toscani costituiscono un pacchetto inarrestabile.
  • Bo Mc Calebb, il play più forte d’Europa. Al momento è lui il dominatore nella posizione 1 della vecchia Europa. Il macedone è dotato di un primo passo e di una forza fisica incredibili. Se poi aggiungiamo che la sua spalla è tale Nikos Zisis…
  • O semplicemente perché il roster senese costa almeno quattro volte quanto la nostra amata Cimberio. Però, in fondo, bisogna giocarla questa serie playoff e non ci resta altro che attendere, smaniosamente, altri sette giorni (Legabasket, che autocanestro questa pausa!) prima che la festa abbia inizio.

Matteo Gallo