Il sapore del primato in classifica ha sempre un sapore dolce. Quello di premio al buon lavoro fatto e di aspirazione a mantenerlo per sognare.
Vivere una settimana così non fa altro che evidenziare la coesione e l’unità d’intenti di tutto il gruppo agli ordini di coach Piazza.
“E’ vero…però non guardiamo la classifica in questo momento così come non la guarderemmo a ruoli invertiti. Il dato più importante è che sono state due gare solide come gruppo, come volontà di stare insieme. Siamo andati anche oltre i nostri limiti giocando con rotazioni limitate, con uomini fuori ruolo come Martino Rovera vicino a canestro o Lombardi che ha giocato più minuti da guardia che da playmaker”.
Pur con queste difficoltà, va detto che il vostro precampionato qualche segnale l’aveva lanciato.
“Storco sempre il naso quando sento dire che il precampionato non conta. Non è vero. Il nostro ha fornito dei segnali importanti: su 10 gare ne abbiamo vinte otto e le due perse erano una con Legnano e l’altra la prima assoluta con Tortona dopo una dura preparazione e non eravamo pronti a giocare”.
Sabato al Campus arriva una Lecco frastornata da due ko nelle prime due giornate e vogliosa di riscatto visto che ha una rosa di tutto rispetto.
“Loro stanno fondendo due anime: quella dei giocatori dell’anno scorso come Negri, Meroni e Bassani con quella dei nuovi, professionisti come Giadini (ex Roosters campione d’Italia, ndr), Giusto e Gambolati. Non è un processo facile e ammetto che noi siamo stati facilitati nel costruire il concetto di squadra dato che la Robur ha giocatori che si conoscono da anni mancherà ancora Giusto, loro play titolare, mentre Negri e Angiolini sono recuperati e giocheranno”.
Che gara ti aspetti?
“Una partita difficile contro una belva ferita dato che han perso le prime due e faranno l’impossibile per evitare lo 0-3 iniziale: non lo vuoi mai e rischia di condizionare seriamente il tuo campionato. Noi dovremo esser bravi a rimanere in partita fino alla fine contro gente della classe di Giadini e Angiolini per giocarci tutto nel rush finale. Tengo a sottolineare che sarà importante l’apporto del pubblico: contro Bassano abbiamo avuto il sostegno di giovani tifosi che ci hanno incitato per tutti i 40′ con cori e tanto rumore. Ne abbiamo bisogno perchè è bello giocare in un clima non ‘religioso’. Poi se ci saranno anche 500 spettatori tanto meglio”.
Matteo Gallo