Le brevi risate, che risuonano forti e cristalline, con cui Magnus Troest intercala la nostra chiacchierata rappresentano lo specchio del bel momento vissuto dal Varese 1910. 


Una squadra che, in grande salute fisica e mentale, sta guadagnando considerazione e rispetto assoluti in chiave-playoff.
“E' vero, stiamo vivendo un ottimo periodo, la squadra è in striscia positiva da parecchie settimane e, come sempre succede, vincere aiuta a vincere e a vedere le cose in modo positivo. Una questione di autostima che cresce a dismisura, di consapevolezza nei nostri mezzi che si solidifica e di fiducia reciproca che unisce tutte le componenti della squadra. Come in un classico circolo virtuoso: i risultati danno forza alla squadra e la certezza di essere diventato un buon gruppo aiuta e dà entusiasmo per raggiungerli”.

C'è stato un momento in cui all'interno della squadra è scattato l'interruttore?
“No, penso di no perché quello del Varese è stato finora un cammino progressivo. Del resto il nostro andamento parla chiaro perché la squadra, dopo il pessimo inizio di campionato e l'allontanamento di mister Carbone, ha cambiato passo con l'arrivo di mister Maran. In quest'ottica l'ingresso sulla scena del nuovo allenatore costituisce un importante punto di svolta nella stagione. Quello, credo, sia stato l'interruttore”.

Che cosa vi ha dato Maran che prima non avevate?
“Difficile rispondere a questa domanda perché questa è senza dubbio una squadra che sul campo gioca e si muove in modo diverso esprimendo equilibrio, serenità, tranquillità, idee, gerarchie definite. Rispetto ad allora tutto è cambiato e, lo dicono i risultati ottenuti, in meglio, ma.”. 

Ma?
“Ma non abbiamo ancora conquistato nulla e, anzi, il campionato sta entrando solo adesso nella fase più delicata e pericolosa. Tutti gli avversari, quelli di testa così come quelli di coda, stanno accendendo i motori supplementari perché da qui in avanti non si potrà più sbagliare un colpo. Ogni squadra per i suoi obbiettivi – playoff, mantenere la zona-tranquillità, playout -, lotterà allo spasimo per un “rush” finale che, come sempre, riserverà grandi sorprese. Quindi, serviranno attenzione e concentrazione a livelli massimali in tutte le partite”.

Che fai, metti le mani avanti per il match contro l'Empoli?
“No, solo la necessaria cautela ed il rispetto dovuto ad una squadra che, in difficoltà di classifica, sarà a Masnago per cercare di strappare punti. Empoli, poi, è comunque una squadra da prendere con le molle perché schiera attaccanti pericolosi e giocatori con piedi buoni. Quindi, contro i toscani sarà utile drizzare le antenne e tenere ben tesa la catena”. 

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