Pina: ciao Gina. Che bel momento!
Gina: ciao Pina. Se ghe sucess?
Pina: il Mangia diventa l’allenatore della nazionale under 21, il Sannino viene qui da noi per un po’ di giorni con il suo Palermo e mio marito Beppe mi sta imbiancando la casa. Meglio di così!
Gina: eh, come diceva l’Agnelli ai suoi operai:” bisogna sapersi accontentare..”. Io e il mio Cecco stiamo bene di salute e chiusi in casa siamo anche al fresco. Va bene così. Ma dimmi un po’ di sto Mangia.
Pina: eh cosa ti devo dire? Mica vive a casa mia! Ho letto del suo nuovo incarico e sono contenta. Una volta tanto a sedersi al posto giusto non è un papavero di plastica ma uno che ha dimostrato di sapersela cavare ovunque è stato.
Gina: oh Madonna! Sta qui del papavero non l’ho capita. Comunque sono contenta anch’io. Uè ma il Mangia l’Arrigo Sacchi l’ha proprio stregato eh!
Pina: sai che me lo ricordo l’Arrigo. In tribuna a Pistoia a veder la Primavera era incantato. Ha chiesto il numero di telefono del Mangia ed è nato l’amore.
Gina: sta tenta come parli perché se no il Cecchi Paone da i numeri.
Pina: il Cecchi Paone per quest’anno i numeri gli ha già dati. Gli capita ogni tanto per sentirsi vivo. E quei pistola dei giornalisti gli danno spago…
Gina: detto del Mangia, tra un po’ rivediamo il Sannino. L’aveva detto che sarebbe tornato a Induno Olona per cominciare la sua avventura con il Palermo di quella bella personcina equilibrata del Zamparini
Pina: uè lecchina. Devi piazzare qualche tuo nipote al Mercatone?
Gina: se, Mercatone! Lo vedi che sei antica? Il “Zampa” adesso ha ben altro. Mò s’è messo anche con gli arabi. Ma li leggi i giornali?
Pina: no, guardo solo i necrologi, fin che posso quelli degli altri. Registro il fatto che te e l’ironia siete come Balotelli e la materia cerebrale. Andiamo a trovarlo?
Gina: ma secondo te io mollo tutta la roba da lavare e stirare per andare a trovare il Zamparini?
Pina: bestia! Sto parlando del Sannino
Gina: si va bè ma fai sempre un gran casino, intrecci i discorsi, fai tre nomi per volta…
Pina: è vero. Ogni tanto mi dimentico che hai un neurone solo
Gina: simpatica come una gastroscopia…scolta, ma delle nostre squadre diciamo niente?
Pina: e cosa vuoi dire? Vuoi fare come i giornali che dovendo riempire le pagine scrivono qualsiasi cosa? Tra Varese e Cimberio manca solo che ad ogni nome si aggiunga “ora pro nobis”…lasciamoli iniziare e vediamo cosa succede
Gina: qualcosa però lo voglio dire. Il Varese lo “sento” un po’ meno. Mi sembra che si stia varesinizzando…
Pina: ma dai. E’ solo perché le bocce sono ferme. Non ricordi solo poche settimane fa che entusiasmo?
Gina: si, si, ricordo bene. Ma io sto dicendo un’altra cosa solo che non avendo studiato non so spiegare la mia sensazione e quindi cambiamo discorso. Però intanto l’ho detto…
Pina: ve bene, me lo segno. Una bella notizia per Varese c’è: siamo la quarta provincia in Italia per atleti presenti alle Olimpiadi e Paralimpiadi
Gina: bè visto come siamo messi a strutture si può gridare al miracolo
Pina: d’accordissimo. Mi da solo fastidio che il merito se lo prenda chi invece farebbe bene a star zitto. Giusto per farci qualche amico: CONI, CIP, Scuola e compagnia brutta.
Gina: n’altra cosa brutta è che questi splendidi atleti verranno considerati solo se vinceranno una medaglia. Come se qualificarsi per una Olimpiade fosse cosa di poco conto. Mi sembra che nessuno abbia pensato ad un saluto beneaugurante. Dall’assessorato allo sport della Provincia hanno fatto sapere che hanno altro di cui occuparsi…visto che ad ogni inizio stagione invitano a Villa Recalcati il Varese e la Cimberio è forse bene che qualcuno spieghi all’assessore cosa sono le Olimpiadi e le Paralimpiadi. Se ne avessero l’occasione i nostri splendidi ragazzi dedichino la loro partecipazione alle rispettive famiglie, società sportive e a nessun altro.
Pina: ti anticipo che ritiro fuori l’ironia: poveri “provincini” tra pochi mesi rischiano di tornare a lavorare, come possono dedicarsi anima e corpo al settore a cui sono stati loro malgrado assegnati e per il quale sono lautamente pagati con soldi nostri (fine dell’ironia)? Ad oggi non ci hanno ancora spiegato cosa ne sarà dell’Ente Provincia e i politicanti di mestiere stanno già moltiplicando tavoli di lavoro e quant’altro per salvare e distribuirsi le briciole che rispetto alle nostre pensioni saranno comunque un bel mangiare.
Gina: cambiano gli attori ma la commedia a volte farsa a volte tragedia è sempre la stessa.
Pina: uella, che profondità! Anche con sto caldo non perdi colpi. Sei già pronta per la ripresa. Sabato prossimo puoi presentarti anche tu da Castori per iniziare la preparazione con il Varese…
Gina: ma ti rendi conto? E’ già ora di ricominciare a sentir brontolare il Cecco sul quel giocatore, l’arbitro, il mister. E io lì che ascolto a mani giunte come una Madonnina.
Pina: e io faccio la stessa cosa con il mio Beppe. E’ la nostra missione Gina.
Gina: e lo facciamo volentieri come volentieri ci risentiremo per la prossima chiacchierata. Basìn Pina.
Pina: alla prossima. Basìn Gina