Super attivo anche al Festival dei Giovani a Corgeno con comunicati stampa e la diretta web, il capo ufficio stampa della Federazione Italiana Canottaggio Marco Callai (nella foto secondo da sx con Giuseppe De Capua, Giovanni calabrese e Paola Grizzetti) è ormai un figlio adottivo della provincia di Varese. Se per numeri lo sport remiero italiano sembra non conoscere crisi il merito va anche al giovane giornalista genovese, di fede sampdoriana, che dal suo arrivo in Federazione, scelto dal presidente Enrico Gandola, ha rigenerato la comunicazione sfoderando news a ritmo continuo e dotandosi di uno staff foto-video che permette a migliaia di appassionati e addetti ai lavori di seguire in tempo reale le più importanti manifestazioni nazionali e internazionali, come sta accadendo per il 23° Festival dei Giovani organizzato quest’anno dalla Canottieri Corgeno, in svolgimento sul Lago di Comabbio.
“Prima di tutto vorrei dire che l’efficienza organizzativa della società del presidente Magni ha fatto si che nonostante il maltempo qui a Corgeno brilli comunque il sole. Quello che stiamo vedendo in questi giorni non è solo un evento agonistico ma una vera e propria festa che avvolge d’entusiasmo tutti i 1500 atleti delle 124 società, un record per la nostra Federazione. 135 atleti in più rispetto alla passata edizione rappresentano un segnale importante a dimostrazione della vitalità del nostro movimento determinato a voler crescere”.
Il piatto forte della vostra comunicazione, proprio perché rivolta soprattutto ai giovani, è senz’altro il sito internet che sforna notizie e informazioni senza sosta.
“Un sito internet efficiente e dinamico è uno strumento ormai indispensabile. Da subito è stato il primo obiettivo e il riscontro gratifica in pieno il nostro impegno. Non voglio però dimenticare l’importante supporto delle testate e dei colleghi anche loro in continuo aumento. Inoltre, è ormai il terzo anno che il Festival dei Giovani viene visto in diretta web da chiunque non abbia la possibilità di seguirlo sul posto. Qui a Corgeno, solo nella giornata inaugurale abbiamo registrato oltre 5000 contatti”.
Quando si vedono al lavoro persone come i dirigenti e i volontari della Canottieri Corgeno è facile dimenticarsi che siano dilettanti e non dei professionisti.
“E’ vero. Volontari come quello della Canottieri Corgeno sanno traformare il dilettantismo in professionismo. In questo senso l’intera provincia di Varese rappresenta un modello. Quando esistono persone così appassionate a beneficiarne è l’intero movimento. Tutto ciò significa che possiamo pensare in grande e sognare non è proibito”.
Varese ci sta prendendo gusto.
“Direi proprio di si. Per limitarci a quest’anno ci sono stati i Campionati Universitari a Monate, la manifestazione internazionale Adaptive e i Campionati Pesi Leggeri a Gavirate, ora siamo qui a Corgeno e dal 14 al 16 settembre ci saranno i Campionati Europei a Varese, primo di una serie di eventi internazionali che lanceranno la provincia dei sette laghi in orbita”.
Tra un paio di settimane partirai con la squadra olimpica per Londra. A fine agosto toccherà poi al settore Adaptive alle Paralimpiadi. Ambizioni, speranze o sogni?
“Per quanto riguarda l’Olimpiade saremo a Londra con 7 equipaggi e inizieremo a gareggiare il 18. I nostri tecnici hanno lavorato sodo per costruire 4 o 5 equipaggi in grado di lottare per una medaglia. Nel 2008 a Pechino ne arrivò una, l’argento del quattro di coppia. Andare a medaglia è sempre più difficile perché ogni volta si affacciano nuove nazioni sul palcoscenico del remo mondiali. Io penso che abbiamo le qualità per raddoppiare e magari qualcosa in più il nostro bottino. I presupposti sono buoni. Nel quadriennio olimpico siamo passati dall’unica medaglia mondiale in Polonia nel 2009 alle tre medaglie ottenute nel settembre scorso in Slovenia. Guardando invece ai nostri Adaptive è chiaro, abbiamo un titolo da difendere nel 4 con. Degli eroi di Pechino è rimasto il solo Daniele Signore per il resto si tratta di giovani molto convinti delle loro potenzialità. Si stanno allenando duramente a Gavirate sotto la guida della fantastica Paola Grizzetti. Chissà che non ci regalino una piacevole sorpresa come del resto fu il trionfo contro ogni pronostico di quattro anni fa. Stessa speranza possiamo averla per il doppio abbonato ai quarti posti mondiali che magari lascerà la medaglia di legno a qualcun altro in cambio di una di metallo”.
Strappare anche solo per pochi minuti Marco Callai al suo lavoro è stata un’impresa.
Ma anche durante la nostra chiacchierata il sito www.canottaggio.org non è rimasto fermo. Gregario di lusso per le punte del canottaggio azzurro.
Come Salsano per Mancini e Vialli…
m.g.