Progetto “Primi 10!”, missione compiuta. Giovani varesini con disabilità hanno imparato a sciare da seduti –
Era una scommessa dell’Associazione SESTERO. Adottata dall’ASL e dalla Provincia di Varese è diventata in tempi brevi un vero e proprio progetto pilota realizzato sulla neve di Bormio 2000 in collaborazione con un’altra associazione varesina: la Freerider Sport Events. Il progetto “Primi 10!” aveva come obiettivo primario quello di insegnare a 10 giovani con disabilità neuromotoria della provincia di Varese l’uso del monosci e nello stesso tempo informarli in merito ad ogni altra disciplina praticabile in provincia di Varese e non solo. Il risultato ottenuto dall’iniziativa è andato oltre ogni rosea aspettativa. Ai 10 varesini, ognuno seguito da un accompagnatore, si sono aggiunti altri 6 giovani e giovanissimi provenienti dalle province di Milano, Como, Mantova e Piacenza. Tale abbondante adesione lo si deve all’AIAS di Busto Arsizio, una realtà storica del nostro territorio che ha in carico oltre 700 bambini con disabilità neuromotoria e intellettiva relazionale, unitamente all’Associazione Spina Bifida Italia. E pensare che “Primi 10!” ha rischiato di rimanere una belle idea.
“E’ difficile da credere ma è proprio come dice lei – conferma il responsabile tecnico della Freerider Nicola Busata – Sappiamo con quanta determinazione è stato ideato e seguito dagli amici della SESTERO che da subito ci chiesero la nostra disponibilità nel realizzarlo. La scarsa considerazione generale dei primi naturali interlocutori del progetto e i tempi stretti per la sua complessa realizzazione convinse strada facendo tutti noi che non se ne sarebbe fatto niente. Invece, l’intervento in corsa della Provincia e dell’ASL in supporto alla testardaggine della SESTERO ha recuperato il tempo perso da altri e il nostro entusiasmo. Ancora una volta – continua Busata – a far la differenza sono state le persone”.
“Le persone” come le chiama Busata nei due mesi di preparazione del progetto sono diventate davvero tante. Oltre ai consolidati partner della Freerider del Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato di Moena, l’Associazione Medico Sportiva Varesina, l’Agenzia del Turismo di Varese, l’Associazione del Sorriso di Gavirate, alcuni giovani del Servizio di Volontariato Civile del Comune di Varese, alcuni docenti e studenti degli Istituti “Albe Steiner” e “Elio Vittorini” di Milano e la Direzione Scolastica della Regione Lombardia. Un corposo gruppo di persone sconosciute tra loro ma unito dalla voglia di fare arrivato a Bormio diviso e rientrato dopo tre giorni nelle rispettive abitazioni arricchito di informazioni ed emozioni. Come si legge nei comunicati stampa della SESTERO: “dovevano essere in 10, sono diventati 16, potranno e dovranno essere molti di più”.
Marco Gandini