Succede esattamente quello che ci si aspettava nel fine settimana di rugby. Questa volta però non si parla di successi annunciati o ribaltoni clamorosi. Per la seconda settimana consecutiva la neve ruba la scena allo sport giocato costringendo la Federazione a prendere provvedimenti ed anticipare di fatto una serie di rinvii dell’ultimo momento. Sabato, nella figura del Presidente Regionale del comitato Lombardo Angelo Bresciani, si è deciso di sospendere le partite in programma il giorno 15, sabato appunto, e domenica 16 a causa delle condizioni metereologiche. Solo le gare in programma in Liguria, dove non imperversava freddo e neve si sono disputate regolarmente. Decisione giusta nel rispetto delle numerose richieste arrivate proprio in comitato nelle ore precedenti i kick off, ma soprattutto per tutelare le condizioni fisiche di tutti gli atleti in campo. Le date dei recuperi saranno stabilite presumibilmente dopo lo stop natalizio.
I campionati riprenderanno il 13 gennaio, e sarà necessario capire quali sono le soluzioni e le date migliori per disporre tutti i match. Il Rugby Varese avrà ben due partite da disputare dopo quella di Botticino di due settimane fa, ecco quella interna con il capolista Lumezzane che ovviamente non vede mutare la sua posizione di classifica. Quella di Botticino si aggiungerà a tutte le altre trasferte impegnative della squadra di Pella che nel girone di ritorno andrà in trasferta tra le altre a  Brescia e  Lumezzane. Il tempo per trovare soluzioni adeguate c’è, e per i ragazzi è tempo di godersi le vacanze natalizie e provare a recuperare la condizione ideale per i reduci da infortuni prolungati e indisponibilità di varia natura.
Cala dunque il sipario sulla stagione 2012 del Rugby Varese. Un’annata importante e ricca di successi per la società del presidente Malerba che nella passata stagione è riuscita a centrare i playoff promozione per la serie B, dopo una cavalcata trionfale e il terzo posto in campionato. Tutto poteva far presagire ad una stagione che avrebbe subito confermato i colori varesini protagonisti ad inizio anno. Eppure le parole dello stesso presidente e di tutto lo staff tecnico lasciavano intuire che il campionato avrebbe raccontato una storia ben diversa . Varese ha saputo e dovuto cambiare pelle. Il progetto di crescita del settore giovanili è uno dei punti di forza di questa squadra, ed è proprio da lì che si è deciso di ripartire con un percorso graduale di inserimento di nuovi ragazzi in prima squadra. L’importante ed ambizioso campionato dell’under 23, dopo un buon inizio e discreti risultati, ha dovuto cedere il passo a equilibri interni scossi in un fine settimana da dimenticare. Tanti elementi di spicco della squadra guidata da Croci nelle scorse settimane hanno dovuto, gioco forza l’assenza di pedine fondamentali tra i seniores, debuttare nel massimo campionato elite. Da lì la sensazione che si sia interrotto qualcosa che, nel corso della stagione, avrebbe potuto regalare a protagonisti in campo e addetti ai lavori qualche bella soddisfazione. Il rugby si sa non è un gioco per gli amanti delle statistiche. Poco importa chi segna più mete, o chi ha la miglior percentuale nelle trasformazioni. Ciò che conta è la prestazione del collettivo e il risultato finale. Le due partite in meno con Botticino e Lumezzane, non danno la possibilità di stabilire parametri di crescita o paragoni con la passata stagione. Il campionato sembra davvero avere un altro tasso tecnico rispetto alla passata stagione e le difficoltà sono certamente aumentate. Mantova, Lumezzane, Brescia, Bergamo e lo stesso Botticino sembrano avere una marcia in più e una grande consapevolezza del proprio potenziale. Squadre costruite per centrare subito i propri  obiettivi. Varese, utilizzando un termine caro al Presidente Malerba è un “work in progress”. Darsi obiettivi era impossibile all’inizio e lo è tuttora. I fatti parlano di tanti under che hanno debuttato in prima squadra. Da Jelmini a Ponti, da Gian Paolo Sessarego ad Albini, da Mazzucchelli a Cunzolo fino a Lahwaidi, De Martino, De Cecilia, Porcelli, Mansi e Pellumbi. Non me ne voglia nessuno se manca qualche elemento non di minor importanza, perché ciò sottolinea il grande ricambio generazionale a cui si è andati incontro e la mole di lavoro che viene svolto a San Fermo da tecnici bravi e preparati. Da Remonti  che con la sua under 20 sta ottenendo una serie di risultati importanti con prestazioni convincenti e soprattutto una crescita interna e una serietà difficili da trovare a questi livelli, fino a Soldini e Leli, traghettatori dei giovani under 16, felici e spensierati in allenamento, concreti e con grandi margini di miglioramento in partita. Questo serve forse a spiegare cosa si sta facendo dietro le quinte dell’Aldo Levi, cornice degli irriducibili sempre presenti sugli spalti ad incitare la squadra. Un lavoro di crescita graduale con l’obiettivo realistico di arrivare a buoni livelli già tra qualche anno. L’auspicio per il 2013 è continuare su questa strada, migliorare e rimanere uniti. Le vittorie arriveranno come conseguenza di un lavoro serio e professionale.

Giuseppe Lippiello