Il ricordo di quell’11 maggio 1999, è ancora impresso nella memoria degli amanti della palla a spicchi di Varese.
Esattamente tredici anni fa, i Roosters vinsero il decimo scudetto, la “stella”, a conclusione di una stagione splendida condotta magnificamente da coach Recalcati e dai suoi ragazzi.
“Fu una stagione unica – dice Andrea Meneghin, ricordando quegli anni con estremo piacere – Quell’anno riuscimmo a creare un gruppo compatto e unito che combatteva e si sbatteva per un comune obiettivo. Eravamo i meno quotati per la vittoria finale, soprattutto perchè le altre squadre erano delle compagini costruite con numerosi fondi economici. Fu una favola con un finale bellissimo”.
“E’ stata la vittoria del gruppo – gli fa eco Giacomo Galanda, altro grande protagonista di quell’annata indimenticabile – Tutti ci conoscevamo, giocatori, staff e tifosi. Eravamo riusciti a creare un clima e un ambiente unico nel suo genere. Il tutto fu facilitato anche dal fatto che, allora, c’era un’altra mentalità, non solo a livello di persone, ma anche a livello di basket giocato. Inoltre, avevamo un modo di giocare innovativo per quel tempo, perchè ci basavamo sulle incursioni di giocatori come Pozzecco che riuscivano sempre a metterla dentro in qualunque modo. Non per questo, però, eravamo scarsi dal tiro da lontano, anzi!”.
Oggi, come allora, coach Recalcati sarà sulla panchina biancorossa per provare a ripercorrere quel percorso che porta alla vittoria finale; non sarà semplice, perchè il primo ostacolo sarà Siena, ma la fiducia è tanta.
“Da tifoso e da ex giocatore, è giusto crederci; non sarà un gioco da ragazzi, questo è ovvio, c’è bisogno di molta fortuna e di una stretta collaborazione tra i giocatori”. Anche Galanda è ottimista: “Hanno tutti i mezzi a disposizione per poter far bene, nonostante Siena sia nettamente favorita; l’acquisto di Goss, però, ha cambiato qualcosa nei biancorossi, che ora giocano con più sicurezza. Sono fiducioso”.
L’ultima volta che Recalcati raggiunse con Varese i playoff per due anni di seguito, fu proprio tredici anni fa; l’impresa sarà ardua, ma sognare non è mai costato nulla.
Marco Gandini