VALKENBUR (Olanda) – Pronostico rispettato nella gare delle donne elite  di oggi con Marianne Vos che dopo la vittoria nei Giochi Olimpici di Londra vince anche il mondiale sulle strade di casa.
Buono il bilancio italiano. E’ un terzo posto che vale come un oro quello di Elisa Longo Borghini (nella foto a destra) ai Campionati del Mondo di Valkenburg. Arriva in conferenza stampa incredula e raggiante, con la medaglia di bronzo al collo che stringe tra le mani smaltate d’azzurro; questa ragazza classe 1991 è riuscita nella grande impresa di tenere testa alla campionessa olimpica, e da oggi anche campionessa del mondo, Marianne Vos e a conquistare un gradino del podio importantissimo per la spedizione azzurra.
Nata in una famiglia di grandi sportivi e cresciuta ciclisticamente, nelle categorie esordienti e allieve, nella varesina Società Ciclistica Canavesi di Gorla Maggiore, Elisa è riuscita a rimanere nel quintetto che ha guidato l’ultima fase della gara e a resistere ai continui attacchi della Vos. “Il primo pensiero e il primo ringraziamento va alle mie compagne – tiene a sottolineare Elisa – che hanno fatto un lavoro davvero fantastico e mi hanno dato la possibilità di essere lì davanti a giocarmi il podio. Fino a due anni fa non avevo mai partecipato a competizioni come l’Europeo o il Mondiale ed essere qui adesso con una medaglia al collo è davvero incredibile. Il sogno nel cassetto è quello di partecipare ad una Olimpiade e spero con oggi di aver fatto un passo avanti in questa direzione”.
Noemi Cantele (nella foto qui sotto), varesina veterana dei Campionati del Mondo, arriva al pullman azzurro al termine della gara stremata ma sorridente; per lei non conta il suo 74° posto sull’ordine di arrivo ma l’aver lavorato al massimo per la squadra e aver portato a casa il risultato. “La tattica di corsa era quella di attaccare già dal terzo giro – ci racconta Noemi – ma nel corso della seconda tornata c’è stata una caduta che ha coinvolto molte atlete. Io sono riuscita a stare in piedi ma sono stata urtata alla coscia dal manubrio di un’altra atleta e questo un po’ mi ha condizionato. Ho provato ad attaccare nel corso del terzo giro anche se sapevo che non mi avrebbero lasciata andare, ma il nostro intento era quello di rendere dura la corsa e soprattutto controllare le favorite. Sono davvero soddisfatta del lavoro di tutta la squadra e della vittoria di Elisa che, nonostante la poca esperienza in queste competizioni, si è comportata in maniera egregia e ci ha ripagato della fatica”.
Un pezzo di Varese è anche nella medaglia d’argento dell’australiana Rachel Neylan che, fino al 2010, ha vissuto per diversi anni a Cassano Magnago e si è allenata sulle nostre strade.
Ordine d’arrivo: 1) Marianne Vos (NED) km 128,800 in 3h14’29”, 2) Rachel Neylan (AUS) a 10”, 3) Elisa Longo Borghini (ITA) a 18”, 4) Amber Neben (AUS) a 33”, 5) Anna Van der Breggen (NED) a 55”, 6) Rossella Ratto (ITA) a 3’40”, 74) Noemi Cantele (ITA) a 6’04”.

  dalla nostra inviata Annalisa Gianoli