Tanta l’amarezza nel volto e nelle parole di coach Recalcati, legato a Varese in maniera forte.
“Se Varese aveva bisogno di una gara per divertire il pubblico, noi gli abbiamo dato una mano. Si vede raramente un palazzetto che si diverte così, perché avremmo dovuto giocare una partita un po’ più dignitosa. Sappiamo che il nostro è e sarà un campionato difficile e speriamo che la sconfitta di oggi ci serva da lezione per il proseguo della stagione, a cominciare dalla prossima in casa contro Cantù. Però è brutto perdere così perché avremmo potuto farlo in un altro modo anche se dall’altra però è utile. Sapevamo che Varese era una squadra tosta, difficile da affrontare, capace di segnare tanti punti, ma questo non ci è bastato. Emozionante il tributo che mi ha riservato il pubblico di Varese -conclude commosso- è sempre bello ricevere questa accoglienza. Sono cose che non dimenticherò mai”.

Soddisfatto, dall’altra il coach biancorosso Frank Vitucci:
“La squadra si è fatta trovare pronta, eseguendo alla perfezione ciò che avevo in testa, nonostante nel finale ci siamo lasciati un po’ andare in cose non nostre. Abbiamo raggiunto la Coppa Italia e questo è il risultato più importante degli ultimi anni che ci da molto orgoglio. Il break dell’All Star Game capita bene, così i ragazzi più affaticati riposeranno. Sakota cercato più del solito? E’ un giocatore importante che ha sfruttato al massimo le occasioni che si è creato e che i suoi compagni gli hanno favorito. La presenza del doppio centro? Un’ipotesi che sarà utile, mentre Cerella ha ancora bisogno di tanto tempo, quindi non mi farò condizionare da nessuno affrettando il suo rientro. Quando sarà pronto, lo vedremo sul parquet”.

Marco Gandini