Il rugby Varese ha ottenuto domenica il secondo successo consecutivo all’Aldo Levi. I ragazzi di Pella hanno dominato il primo tempo contro Grande Brianza, chiudendo in vantaggio 18 a 3 grazie alle mete di Maccarelli e Gulisano. Una partita chiusa, che viene riaperta da due mete in cinque minuti degli ospiti. La reazione di Varese, i cambi di Pella, si dimostrano decisivi. Cuore e intensità trovano le mani e i piedi di Contardi, Taverna e Basso protagonisti nel parziale che chiude il punteggio sul 39 a 15. Gulisano è uno dei protagonisti con la seconda meta consecutiva della stagione.
Avete quasi rischiato di perdere, poi negli ultimi minuti una prestazione straordinaria.
“Il gruppo è forte, possiamo ottenere altri risultati importanti, ma bisogna tenere alta la concentrazione, perché poi si rischia di andare sotto come oggi e perdere con una squadra con la quale siamo stati sempre in vantaggio”.
La tua seconda meta della stagione?
“Siamo molto affiatati, la mia meta, cosi come l’altra, sono frutto di un grande lavoro di squadra”.
Che partita è stata?
“Primo tempo dominato, poi blackout, ci capita spesso. Brianza è rientrata, bravi loro, ma dormiglioni noi. Negli ultimi venti minuti abbiamo ripreso in mano la gara”.
La partita è cambiata con i cambi. Hai fatto una giocata decisiva e importante.
“Si una buona giocata, da cui è scaturita una meta. Siamo tutti contenti, ciò che conto è il gruppo non i singoli”.
Il tuo ruolo in campo?
“Io sono un seconda linea, ma sono un incompreso, perché sono un “10” naturale!”.

Una vittoria che nonostante la sofferenza vede il presidente Malerba soddisfatto a fine gare.
Presidente un primo tempo dominato, poi quanta sofferenza. Alla fine il cuore di Varese e la vittoria.
“I ragazzi hanno iniziato molto bene, ottime soluzioni, belle linee di corsa. Pensavano di aver vinto la partita troppo presto. Ma nel complesso siamo soddisfatti e vediamo in campo i risultati del lavoro di inizio stagione.”
Ad inizio stagione di obiettivi non si parlava. Ma se la squadra gioca cosi dove si può arrivare?
“No, come dice lei di obiettivi non ne fissiamo. Continuiamo a lavorare cosi e vediamo a fine anno dove saremo”.

Giuseppe Lippiello