Finisce come non doveva finire: la Sampdoria in A e il Varese “condannato” ad un altro anno in B, nonostante il campo, nell’arco dei 180 minuti della finale, abbia dimostrato quanto i biancorossi meritassero più dei blucerchiati. Dopo il 3 a 2 al “Luigi Ferraris”, arriva la sconfitta (1 a 0) anche nella bolgia di un “Franco Ossola” vestito a festa, con quasi diecimila cuori ad incitare i propri beniamini prima, durante ma soprattutto dopo la gara.
Cala il sipario su un’annata comunque più che positiva per Kurtic e compagni, durante la quale i ragazzi di Maran, sono diventati gli eroi di una città intera, risvegliando sensazioni ed emozioni vecchie di 37 anni fa.

Uno sconsolato Rolando Maran commenta così la partita di oggi:
“C’è grande amarezza, perché avevamo cullato questo sogno dal primo giorno che ho messo piede qua a Varese. Ho trovato un gruppo magnifico che ci ha regalato la possibilità di sperare fino a questo punto. Secondo il mio punto di vista, ha pesato molto l’andata, dove qualche errore dei nostri, più qualche svista arbitrale, è stato pagato a caro prezzo; c’è da dire inoltre che oggi siamo stati molto sfortunati, perché se il tiro di Neto fosse entrato in gol e non fosse finito sulla traversa, ora, forse, parleremmo di altro. Nulla però può cancellare il campionato splendido che abbiamo disputato. E’ mancato il gol oggi, solo il gol, in un campo bagnato che non ci ha permesso di giocare a calcio come sappiamo”.
Quanto hanno pesato le assenze di Terlizzi all’andata e di Zecchin al ritorno? “Le assenze per il Varese hanno sempre pesato, perché senza di esse saremmo potuti essere molto più competitivi; questo, però, non deve essere un alibi”
Il futuro di Rolando Maran? “Preferisco non parlare di futuro stasera, l’amarezza è troppa”.

Evidentemente felice il tecnico dei blucerchiati Giuseppe Iachini:
“Sono molto soddisfatto chiaramente, ma faccio tanti complimenti al Varese, e a Rolando Maran, perché hanno disputato un campionato eccezionale. A livello personale, invece, posso dire che da quando sono arrivato, ho trovato un ambiente complicato, e, anche grazie al mercato di gennaio, siamo riusciti a rialzarci alla grande, coronando questo splendido obiettivo che è la Serie A”.

Marco Gandini